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Il mio amico Gutenberg. Aldo Lanfranchini ricorda Rossano Biglia

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Il mio amico Gutemberg. Aldo Lanfranchini ricorda Rossano Biglia

Il mio amico Gutenberg: lo storico grignaschese Aldo Lanfranchini ricorda così il tipografo Rossano Biglia, con cui ha condiviso una bella amicizia e diverse collaborazioni.

Il mio amico Gutenberg

Riceviamo e pubblichiamo il ricordo dello studioso Aldo Lanfranchini, dedicato all’amico Rossano Biglia.
«Sono trascorsi molti mesi da quando il mio amico Rossano Biglia, per me da sempre Gutenberg, ci ha lasciati ed è andato avanti. Non ho mai voluto o potuto scrivere prima una riflessione su di Lui in quanto subito dopo la Sua dipartita in molti amici hanno voluto lasciare un pensiero scritto su questo grande personaggio della vita non solo serravallese, ma della Valsesia tutta. Ho avuto modo di conoscerlo grazie alle sue capacità come tipografo, ma soprattutto come uomo di cultura locale che pochi oggi hanno la capacità di interpretare. Possedeva un archivio storico di immagini, storie, mappe, lettere, libri, scritti autografi e ricordi centenari che, alla bisogna, sottoponeva alla mia attenzione descrivendone la provenienza e la storia».

Il laboratorio

«Entrare nella sua “bottega” era sempre un’emozione; il profumo di inchiostro che proveniva dalle vetuste macchine ed il rumore metallico con gli sbuffi che producevano emanavano un fascino antico fatto di amore e di esperienza che mi coinvolgevano. Ogni mia visita si protraeva a lungo, gli argomenti sui quali confrontarsi e discutere non finivano mai ed il tempo trascorreva e continuava davanti ad un caffè che sempre mi offriva nel bar a due passi dalla sua bottega. Con Rossano ho lavorato molto su scritti che mi ha aiutato a realizzare, i suoi consigli sempre mirati e pertinenti».

Lo steccato

«Era divertente anche la realizzazione di locandine che segnalavano un avvenimento culturale oppure una festa paesana, puntuali alla consegna ed invitanti. Ho sempre pensato che l’inizio della vita di ognuno di noi è protetta da uno steccato che non è altro che la famiglia e gli amici che ti proteggono e ti fanno crescere; poi lo steccato, con il trascorrere degli anni, si assottiglia e rimani con i ricordi e con coloro che ancora hai la fortuna di avere vicini. Rossano era una parte di questo steccato, su di lui potevi sempre fare affidamento, ed ora che non è più tra noi il ricordo di quanto significhi l’amicizia, pensando a lui, ha un valore immenso. Legru Gutenberg, il tuo amico Aldo».

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