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Il padiglione del Giappone made in Valsesia rischia di diventare legna da ardere
Il padiglione del Giappone made in Valsesia di Expo 2015 rischia di andare in fumo nel vero senso della parola.
Il padiglione del Giappone made in Valsesia di Expo 2015 rischia di andare in fumo nel vero senso della parola. La struttura infatti potrebbe diventare legna da ardere, è una delle ipotesi visto che i costi per smontare i 20mila pezzi di larice sono decisamente importanti. Va ricordato che la copertura venne realizzata dalla Galloppini Legnami, che ha sede proprio a Borgosesia.
Il gruppo “Recupero Verde Expo” aveva anche proposto di recuperare l’imponente struttura, ma non c’è certezza sul suo futuro e il rischio è che diventi legna da ardere. E dire che il padiglione nipponico era stato il più visitato durante l’Expo 2015 con code esterne che sono durate ore.
Concepito dall’architetto Atsushi Kitagawara ed elaborato dalla società Ishimoto Architectural & Engineering Firm Inc., è stato ingegnerizzato ed industrializzato per la costruzione delle pareti del padiglione Giappone per Milano Expo 2015. Per l’occasione sono state impiegate quasi 20mila travi di due metri di lunghezza in legno lamellare di larice del Giappone dalla sezione di circa 11,5 x 11,5 cm.
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