Attualità
Il “santone” di Lozzolo finisce su Pomeriggio Cinque
Il “santone” di Lozzolo su Pomeriggio Cinque diventa un caso.
Il “santone” a Lozzolo
Su “Pomeriggio Cinque” è andato in onda un servizio su un pranoterapeuta che riceverebbe messaggi angelici a Lozzolo. Ora nel piazzale del santuario della Madonna Annunziata è calato il silenzio. Sabato non c’è stato alcun incontro di preghiera. E intanto anche l’Arcidiocesi di Vercelli prende le distanze.
La nota del vescovo
In una nota stampa l’ufficio del vescovo monsignor Marco Arnolfo spiega: «Le riunioni che periodicamente hanno luogo nell’area antistante l’oratorio della Madonna Annunziata a Lozzolo non sono promosse nè dell’Arcidiocesi di Vercelli, nè da enti o istituzioni ecclesiali ad essa facenti capo. Tali incontri hanno luogo in sede di proprietà privata e non ecclesiastica e non risultano pertanto riconducibili ad attività di preghiera o di culto, nè promosse, nè tanto meno approvate, dalla Chiesa cattolica romana presente sul territorio. Essa ha da tempo informato i fedeli sulla propria posizione in merito a dette riunioni, alle quali vengono invitati non prendere parte in alcun modo».
Persone venute da lontano
Insomma il messaggio è chiaro e la vicenda era nota. «Da circa un anno sapevamo che c’era un gruppo di persone che si trovavano davanti alla statua della Madonna – spiega il sindaco Roberto Sella -. E subito la cosa ha incuriosito anche diverse persone del paese che hanno voluto prendervi parte. Come amministrazione ci siamo interessati per capire meglio le cose visto che la parrocchia era all’oscuro di tutto». Infatti gli incontri di preghiera erano diretti da un pranoterapeuta di Romagnano che dice di ricevere messaggi della Madonna. Gli appuntamenti, di solito il sabato pomeriggio, sono andati avanti per qualche tempo. C’è chi si è aggiunto, chi invece non è più andato, sta di fatto che questi incontri hanno iniziato a far parlare attirando anche diverse persone provenienti dal Novarese e Lombardia.
Problemi di salute
Quindi il primo cittadino lancia un invito a tutti: «Le persone che hanno un problema di salute o personale devono sapere che ci sono strutture pubbliche come ospedali e centri dove rivolgersi e farsi aiutare. E’ giusto anche affidarsi alla preghiera che aiuta. Quando però ci si approfitta delle persone che sono in una situazione di difficoltà non è giusto. Non possiamo che prendere le distanze da quanto è successo alla luce del racconto fatto nel servizio Tivù e invito davvero le persone a rivolgersi a medici e strutture pubbliche preparate ad aiutare e che sono presenti sul territorio».
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