Inverno da dimenticare, il turismo in Valsesia guarda già all’estate. Data ormai per persa la possibilità di ospitare gli sciatori (quasi nessuno crede che il 5 marzo si potrà davvero ripartire), non resta che guardare con una certa fiducia alla primavera e soprattutto all’estate.
L’estate, però, potrà essere la grande occasione di riscatto per il turismo valsesiano: «Dovrà essere una bella stagione in cui il nostro principale obiettivo dovrà essere il ferreo rispetto delle regole anti-covid, puntando sulla massima sicurezza. Puntiamo molto sul Giro d’Italia e stiamo pensando a una serie iniziative da mettere in piedi nelle settimane precedenti e successive all’arrivo della corsa rosa. Sarà anche indispensabile una grande collaborazione con tutti i comuni della Valsesia, costruendo una “rete” che vada da Gattinara ad Alagna. Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è che il nostro è un territorio ricco di opportunità».
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Il dietro-front all’ultimo momento del Governo ha messo naturalmente in difficoltà anche gli alberghi, e non solo stavolta: «Sono sbagliati i tempi in cui vengono comunicati i provvedimenti – conferma Stefano Cerutti, direttore di “Mirtillo Rosso” – a partire da quelli che prevedono il cambio di colore delle regioni. Se chiudi la Lombardia e me lo dici pochi giorni prima, quando io ho l’albergo prenotato da tanti lombardi, poi io non riesco a integrare i mancati arrivi, dopo aver oltretutto detto di no a molti piemontesi. L’altro problema grosso è quello legato ai dipendenti. Chi non è stato assunto prima del 31 dicembre non ha neanche diritto alla casa integrazione e quindi è messo davvero male. Noi per fortuna abbiamo comunque assunto tutti prima di quella data e deciso di aggiungere ai soldi della cassa altri euro in modo che potessero avere uno stipendio quasi normale. Ma per fare avere 700 euro in più a un mio dipendente, devo versarne 1400. Possibile che nessuno in tutto questo tempo abbia pensato a uno strumento per venirci incontro? In fondo faccio un servizio anche allo Stato».
Anche nell’albergo di Riva Valdobbia, l’estate, nonostante tutto, promette bene: «Io sono molto ottimista – continua Cerutti – , la scorsa stagione estiva è andata molto bene e sono convinto che anche nella prossima sarà lo stesso. La nostra è una valle meravigliosa e la gente ormai l’ha scoperta. Certo la botta subita in questo inverno ci vorrà un bel po’ di tempo per assorbirla. La perdita di fatturato a livello generale è stata tra l’80 e il 90 per cento e spero che saranno previsti, oltre ai ristori, degli strumenti finanziari, come la moratoria sui mutui».