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La comunità marocchina valsesiana: la nostra squadra orgoglio per tutto il Paese

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La comunità marocchina valsesiana: la nostra squadra orgoglio per tutto il Paese. «Non siamo mai arrivati così in alto in un Mondiale. E’ Dio e tutto il popolo del Marocco che stanno spingendo la nostra Nazionale». Ammar El Azhari, giocatore del Gattinara, quando parla del Marocco ha la voce piena di emozione.

La comunità marocchina valsesiana

Da Romagnano a Gattinara fino a Borgosesia, la comunità marocchina sabato ha celebrato un traguardo incredibile: c’è chi è sceso in piazza, non sono mancati neppure i caroselli di gioia. «Mia mamma quasi non voleva vedere la partita con il Portogallo per l’emozione – racconta ancora El Azhari -. La nostra Nazionale sta facendo qualcosa di unico in questo Mondiale che rimarrà sicuramente nella storia. Sta unendo un intero popolo. Il nostro segreto? Una grande squadra, ma anche Dio e un intero popolo che sta pregando per i nostri calciatori».

Il risultato

Non si aspettava di certo di vedere arrivare i colori del Marocco così in alto. «Essere arrivati in una semifinale del Mondiale è un grande traguardo – riprende il giovane attaccante -. Ora ci aspetta una grande partita da vivere contro la Francia. I nostri giocatori hanno già dimostrato tutto. Ma è logico che ci sono situazioni in cui chi ha più fame alla fine sa come vincere».
Come dice El Azhari la prestazione del Marocco è un orgoglio per una intera popolazione: «Penso però soprattutto per i nostri genitori e i nostri nonni che hanno fatto enormi sacrifici. Questo successo è anche per loro».

Entusiasmo alle stelle

«Siamo in semifinale, ora vogliamo continuare a sognare». Abdelkebir Ben Laglil, conosciuto a Borgosesia per la sua grande passione per il calcetto nel Valsesia 5 Cup è orgoglioso della sua Nazionale.

«Già essere al Mondiale era un orgoglio per noi – racconta ancora -. Arrivare così in alto è stata davvero una sorpresa. Siamo riusciti a superare Nazionali blasonate come Spagna e Portogallo. E’ una impresa storica, mai nessun paese africano era arrivato così lontano in una competizione come il Mondiale».

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Il segreto di questo grande sogno del Marocco? «Giochiamo all’italiana – riprende -, anzi proprio come l’Italia. Inoltre abbiamo un tecnico marocchino, Walid Regragui, che sta caricando al massimo i nostri giocatori. In passato ci si affidava sempre a tecnici stranieri, credo che quella sia stata la svolta. E’ una favola che sta coinvolgendo tutta la comunità marocchina sparsa nel mondo».

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