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La Regione cancella il centro medico di Roasio. La rabbia del paese

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Roasio centro sanitario resta sguarnito dopo il trasferimento di un medico

Una comunicazione della Regione gela Roasio. Cancellato il centro di medicina di gruppo.

La Regione cancella il centro medico di Roasio

Il centro medico di Roasio è ormai “decaduto”, cioè cancellato. Lo ha detto la Regione, rispondendo alla lettera inviata dal sindaco Gianmario Taraboletti.

Nella risposta, il dirigente amministrativo Asl Mario Raviola spiega che i comuni di Gattinara; Ghislarengo; Lenta; Lozzolo; Grignasco; Prato Sesia; Romagnano; Roasio; Rovasenda; Serravalle e Sostegno non verranno presi in considerazione come singoli centri, ma verranno raggruppati in tre zone carenti.

«Questa decisione è stata presa – riprende Taraboletti – per fronteggiare l’insufficienza di medici di base per l’assistenza primaria sui territori».

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Aperto un bando regionale per un nuovo medico

La Regione ha espletato tutte le misure formali per procedere all’assegnazione di nuovi incarichi. Ma da queste misure derivano due sole assegnazioni, lasciandone scoperta una.

Motivo per cui è stato emanato un nuovo bando, dove però nessun medico ha presentato domanda.

Un medico in meno a Roasio

«Non avendo alcuna manifestazione di interesse – riprende Taraboletti – ci viene reso noto che verrà effettuata una terza pubblicazione del bando. In parole povere, quindi, il nostro centro medico presto ospiterà un nuovo medico in sostituzione del dottor Antonino Granata, lasciando però scoperto il posto del dottor Eglione. In questo caso la sostituta svolgerà l’attività professionale nello studio di Rovasenda».

Alla lamentela del Comune di Roasio, la Regione ha sottolineato che non è prevista una “sostituzione automatica” nello studio professionale di un medico che va in pensione. La carenza assistenziale, infatti, si rileva con riferimento all’intero ambito che costituisce una porzione del territorio dell’Asl (e non con riferimento al singolo Comune).

Per la Regione il servizio è decaduto

«Così, le necessità di un territorio si basano esclusivamente su un calcolo matematico – commenta Taraboletti –, dato dal rapporto tra numero di residenti e numero di medici da inserire in un ambito territoriale».

In questo modo anche il progetto del centro di medicina di Roasio fatica a rimanere in piedi. «E con un’ultima precisazione ci viene sottolineato nella lettera della Regione il fatto che l’Asl di Vercelli consideri decaduto il nostro centro di medicina di gruppo, causa il venir meno del numero minimo dei suoi componenti (tre) e quindi del citato accordo collettivo vigente».

Un boccone amaro per l’amministrazione di Roasio

«Peccato che le motivazioni del venire meno siano dettate da un sistema operativo lacunoso, da una inadeguata programmazione dei servizi sanitari territoriali e dalle successive operazioni attuate da parte della struttura sanitaria che penalizzano così un servizio importantissimo profuso fino ad oggi in piena pandemia, nel culmine della stagione più precaria dell’anno, ripercuotendosi sull’aspetto fondamentale di ognuno di noi, la salute pubblica che deve essere messa al primo posto. Motivo per cui cercherò con ogni mezzo a mia disposizione di tutelare ugualmente il nostro territorio e i suoi assistiti».

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