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La Zattera collettore di solidarietà in Valsessera: aumentano le richieste di aiuto ma anche le risposte

Tante le persone da aiutare ma diversi anche coloro che hanno dato sostegno per i bisognosi

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La Zattera collettore di solidarietà in Valsessera: aumentano le rchieste di aiuto ma anche le risposte.  Il bilancio dei primi sette mesi di attività del sodalizio prayese mostra uscite per aiuti economici di circa 5500 euro, davvero molto se si tiene conto che nell’intero anno 2022 i soldi destinati al sociale erano stati 6600 euro in tutto.

La Zattera collettore di solidarietà in Valsessera

«Questo 2023 – spiega la presidente Alice Broglia Patron – ci sta vedendo attive su molti fronti, sempre interpellate dai servizi sociali di territorio alle prese con gravissime emergenze in vari comuni valsesserini. I soldi servono per pagare affitti con cui evitare sfratti, pagare bollette per non arrivare al blocco di utenze, coprire spese medico-dentistiche, acquistare farmaci, legna, pellet, bombole del gas, abbonamenti per bus e tante altre cose.
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L’assistente sociale, con cui abbiamo un ottimo rapporto di fiducia e reciproca collaborazione, ci espone i casi e insieme cerchiamo il modo migliore per aiutare, specie laddove ci siano anche minori oppure disabili coinvolti».

Molti casi sociali

Questo 2023, così impegnativo per l’aggravarsi di tanti casi sociali già noti e l’arrivo di nuove persone da aiutare è stato anche l’anno in cui, dopo aver lanciato sul social un appello mirato, la Zattera ha deciso di pagare il centro estivo ad alcuni bambini bisognosi della valle. L’appello ha permesso di raccogliere fondi sufficienti per pagare il centro estivo a sette bambini, e con i soldi rimasti dalle donazioni si comprerà materiale scolastico per agevolare il rientro a scuola di alcuni minori.

Tanti appelli sui social

«Gli appelli che lanciamo su Facebook funzionano davvero bene e ne siamo felici- continua Broglia – perché significa che la gente ha fiducia in noi e apprezza il nostro modo di operare, molto concreto e centrato sui bisogni del territorio. Abbiamo anche avuto una donazione di 2500 euro da un’azienda e 750 euro da un’associazione biellese che ha chiuso la propria attività. Poi possiamo contare sulle famiglie del progetto Euro20 che si tassano ogni mese con 10 o 20 euro e tanti privati che ci mandano donazioni, come quel padre di famiglia di Pray che nei mesi scorsi ha avviato una colletta in occasione del proprio compleanno e ci ha donato 400 euro. Ringraziamo tutti di cuore, la loro generosità permette di arginare situazioni davvero difficili».

Il negozio del baratto

Prosegue inoltre, a Crevacuore, l’impegno di tenere aperto il piccolo negozio del baratto per bambini, chiamato Bibì, aperto tutti i mercoledì e sabato dalle 14.30 alle 17.30 in via Garibaldi, dove si alternano una dozzina di volontarie. Si raccolgono abiti usati e in buono stato, scarpe, accessori, piccoli arredi per la prima infanzia, e li si mettono a disposizione in una logica di semplice scambio e baratto.

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