Attualità
Le tracce dell’uomo preistorico emergono dagli scavi sul Fenera
Presentati i risultati dell’ultima campagna di indagini archeologiche
C’è la certezza: nella grotta dell’Eremita sul monte Fenera c’è stata attività umana durante l’età del Bronzo. E’ una dei dati emersi durante la presentazione dei risultati della campagna di scavi condotta in estate. La certezza dell’attività umana nella grotta dell’Eremita durante la piena età del Bronzo è testimoniata dai recenti ritrovamenti di due punte di freccia in pietra e in metallo. L’altra scoperta saliente riguarda l’uso, ora come rifugio per la caccia ora come campo base, della grotta della Ciota Ciara da parte dell’uomo preistorico di più di 100mila anni fa.
La giornata di presentazione di questi risultati, sostenuta dalla Soprintendenza archeologica della Regione Piemonte, è stata l’occasione anche per vedere lo scheletro restaurato di un giovane, soprannominato ‘’Agenore’’, di circa 15 anni e probabilmente di sesso femminile, che nella sua vita aveva sofferto di patologie dovute in parte a carenze alimentari. Le ossa provengono dalla tomba tardoantica, di prossima esposizione in via Combattenti, risalente ai secoli IV-VI d.C. La sepoltura era stata recuperata nel 2015 in occasione degli scavi vicino al riparo antistante alla grotta della Ciota Ciara, un’area la cui occupazione dovrebbe risalire al Paleolitico superiore, quando in Europa si diffonde l’Homo sapiens.
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook