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Lenta approva la fusione tra urla e polemiche: il paese resta diviso

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gattinara rimpiange

Lenta approva la fusione in consiglio comunale: spetterà poi ai cittadini l’ultima parola, con il referendum in autunno.

Lenta approva la fusione

Un primo passo verso la fusione tra Lenta e Gattinara: è avvenuto nel consiglio comunale virtuale di Lenta. L’ultima parola l’avranno però solo i cittadini nel referendum che si terrà poi in autunno. La seduta è andata online su una piattaforma caricata dal Comune e ha avuto picchi di quasi cento presenze. Ma il paese è diviso: numerosi gli striscioni contrari alla fusione affissi su cancelli e balconi. Sui parlava anche di una vera e propria manifestazione, ma non c’è stata. Qualche protesta sotto la casa del sindaco, mentre il municipio era sorvegliato dalle forze dell’ordine. In giro sagome di persone con la scritta “io sono 406 lentesi”, il numero di firme raccolte contro la fusione.

Le origini del progetto

A spiegare per primo il progetto è stato il sindaco Giuseppe Pino Rizzi: «Nel 2017 era arrivata una delibera regionale dove si proponeva di fare un grande Comune della zona della Baraggia da Roasio fino a Formigliana, un territorio che avrebbe unito dieci Comuni. Una idea che non condividevo. Quando invece è arrivata la proposta di fondersi con Gattinara allora come giunta abbiamo iniziato a ragionare sulla possibilità di fondersi». Rizzi poi non ha digerito l’attività del comitato “Non conFondiamoci”: «Ho letto e visto soltanto falsità. Hanno detto che Lenta perderà i servizi, che non ci saranno più le scuole, che pagheremo i debiti di Gattinara, che non avremo rappresentanti, che pagheremo più tasse. Tutto falso. La verità è che tutto rimarrà come ora». E poi ha rilanciato: «Chiedo a queste persone di fare una autocertificazione in cui sottoscrivono quanto dichiarato. E quando la futura amministrazione del nuovo Comune abbasserà le tasse rinuncino a questa agevolazione…».

L’intervento di Baglione

Presente anche il sindaco di Gattinara Daniele Baglione che ha parlato del progetto: «Abbiamo lavorato alla fusione confrontandoci. E’ una iniziativa che non va a favore di Gattinara o Lenta, ma del territorio. I nostri due territori collaborano da anni: le associazioni di Lenta partecipano alle feste di Gattinara, i giovani di Lenta vengono a Gattinara per il tempo libero…». Baglione ha poi toccato il problema delle “poltrone” sollevato dai contrari alla fusione: «Non stiamo cercando una poltrona. Io ho ancora un anno da sindaco da fare, Rizzi ne ha tre. Stiamo parlando di un progetto per il territorio». Non sono mancati momenti in cui gli animi si sono scaldati con l’intervento della minoranza e dell’ex amministratore dimissionario contrari alla fusione. Dopo aver chiarito che il progetto è una fusione e una incorporazione in quanto entrambi i consigli e sindaci decadranno se passerà il referendum, si è poi passati alla votazione che ha dato il via libera al progetto.

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