Attualità
Liceo Borgosesia la rabbia degli studenti
Liceo Borgosesia la rabbia degli studenti. Dopo anni di immobilismo ora i giovani annunciano di voler ricorrere a scioperi e manifestazioni se le condizioni non cambieranno.
Liceo Borgosesia la rabbia degli studenti
La nuova ala pensata per risolvere i problemi di capienza della scuola di fronte all’incremento delle iscrizioni è ancora un sogno per gli studenti. E la vicenda va avanti dal 2009. Da allora gli studenti hanno dovuto subire una situazione non certo ottimale, con lo spostamento giornaliero di alcune classi. A riassumere gli ultimi passaggi sono i rappresentanti d’istituto del “Ferrari”: «Lo scorso anno abbiamo contattato tempestivamente sia Regione che Provincia e, non senza difficoltà visti i vari “scaricamenti di colpa” da ambo le parti. Siamo riusciti a comprendere come il problema fosse nella progettazione, che non era adeguata per i bandi che avrebbero dovuto finanziare l’opera. All’inizio di ottobre abbiamo ottenuto da parte della Provincia, rappresentata dall’assessore all’edilizia scolastica Gianmario Morello, l’assegnazione del progetto a un tecnico per la messa in regola». Passaggio che a distanza di mesi, non pare sia avvenuto: «Dopo aver contattato nuovamente la Provincia per verificare che tutto fosse stato fatto come era stato detto – proseguono gli studenti -, abbiamo ottenuto solo risposte vaghe che ci fanno comprendere che in realtà non è stato fatto niente. L’assessore provinciale non ha perso nuovamente l’opportunità di scaricare le responsabilità sulla Regione».
Studenti esasperati
Sono esasperati gli studenti del “Ferrari”: «I giorni, i mesi, gli anni passano e le condizioni non migliorano. Anni che hanno simboleggiato lo scarso interesse di Provincia e Regione nei confronti degli studenti e del personale di una delle scuole considerate un’eccellenza del nostro territorio. Anni in cui il diritto allo studio è stato sotterrato e abbandonato a causa della poca volontà di risolvere seriamente il problema. Anni in cui più di 500 studenti hanno ricevuto un danno irreparabile alla loro formazione, avvenuta in aule assimilabili a degli spogliatoi e senza il giusto materiale, i giusti spazi. Crediamo nella serietà delle istituzioni e speriamo che il nostro appello per avere un progetto realizzabile, ancor prima dei fondi, venga ascoltato».
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