Seguici su

Attualità

Lozzolo elimina l’eternit dal paese: bonificata anche la rimessa comunale

Pubblicato

il

Lozzolo elimina l'eternit dal paese: bonificata anche la rimessa comunale

Lozzolo elimina l’eternit dagli immobili di proprietà comunale: rimossa l’ultima parte, sopra l’autorimessa.

Lozzolo elimina l’eternit

Gli immobili di proprietà comunale a Lozzolo sono ora completamente privi di amianto: nei giorni scorsi l’ultimo intervento.
«E’ importante essere riusciti a rimuovere tutto l’amianto – commenta il sindaco Roberto Sella – negli ultimi anni, approfittando di bandi e finanziamenti siamo riusciti, un po’ per volta, a raggiungere questo traguardo importante per la salute della cittadinanza».
Nel passato non sono mancate anche iniziative per stimolare ed incentivare la rimozione ed il corretto smaltimento a favore dei privati. Sarà premura dell’amministrazione cogliere eventuali altri bandi pubblici per aiutare i privati cittadini.

La bonifica

L’ultima parte di amianto si trovava sopra l’autorimessa comunale, per una superficie di circa 40 metri quadrati. L’intervento prevede anche la sostituzione delle lastre in cemento sopra gli spogliatoi e la successiva posa di lastre in acciaio coibentate con sopra pannelli fotovoltaici. «Questo intervento permetterà di fare un passo in avanti verso la sostenibilità ambientale” commenta il consigliere delegato Marco Basso.

Il percorso

Quello di Lozzolo è stato un percorso lungo per liberarsi dall’amianto. Nel 2019 Lozzolo era rientrato tra i Comuni beneficiari del contributo regionale previsto per interventi di bonifica amianto. I 50mila euro assegnati sono appunto serviti per l’esecuzione dei lavori al cimitero.
Nel 2018 invece il Comune aveva lanciato una campagna coinvolgendo i privati. Erano stati raccolti 100 quintali di amianto nella sola Lozzolo grazie alla campagna di smaltimento di piccole quantità avviata dal Comune finanziata dalla Regione Piemonte.
C’è chi aveva smaltito parti di un vecchio tetto in amianto, chi contenitori. Tutto materiale potenzialmente pericoloso.

Gli inizi

«Il progetto era partito nel 2016 con il primo avviso di bando regionale a cui avevamo partecipato come Comune – aveva ricordato il sindaco Roberto Sella -. ma eravamo stati esclusi dalla graduatoria. Poi finalmente l’intervento era stato finanziato dalla Regione». E il risultato prodotto è stato positivo. Già nel 2012 l’amministrazione svolse un censimento con l’ottica di capire la reale presenza sul territorio di manufatti contenenti amianto e successivamente, in collaborazione con Legambiente, creò un iniziativa per attivare la lo smaltimento.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *