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Luva di Gattinara primo evento col marchio di “Città europea del vino”

Il vice sindaco: «Sarà un richiamo: ci aspettiamo ancora più visitatori»

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Luva di Gattinara primo evento col marchio di "Città europea del vino"

Luva di Gattinara primo evento col marchio di “Città europea del vino”.  Pochi giorni fa è stato reso noto l’esito del bando a cui anche il paese amministrato da Maria Vittoria Casazza aveva aderito.

Luva di Gattinara primo evento col marchio di “Città europea del vino”

Insieme ad altri Comuni della Bassa Valsesia e del Monferrato, Gattinara aveva infatti tentato la carta internazionale. Recevin, la rete comunitaria delle 800 città del vino, assegna periodicamente ad una città o ad un territorio il titolo di Città europea del Vino. Si tratta di un riconoscimento prestigioso che contribuisce a far conoscere un’area e le sue eccellenze eno-gastronomiche su tutto il territorio nazionale e internazionale. Nei mesi scorsi era stata ufficializzata la “cordata” Alto Piemonte- Gran Monferrato, di cui ha fatto parte anche Gattinara insieme a Ghemme, Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

Dal Portogallo al Piemonte

Il passaggio del testimone dalla regione vinicola portoghese del Douro al Piemonte è avvenuta dopo l’esame di tre candidature pervenute all’Associazione Nazionale Città del vino, Montepulciano (Siena), San Clemente (Rimini) e appunto la cordata delle città piemontesi, che alla fine si sono aggiudicate il palcoscenico internazionale 2024 dedicato all’enologia.
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«”Uniti si vince” è il motto che ha sempre accompagnato tutte le nostre iniziative – conferma il vice sindaco di Gattinara, Daniele Baglione-, e anche questo grande risultato che abbiamo raggiunto è la dimostrazione che l’unione fa la forza e ci porta lontano. Non solo il nostro paese ha vinto una bella scommessa, ma 20 Comuni entrano a far parte di un settore importante». La denominazione sarà un bel volano per il terzo settore e l’economia locale. «Le realtà che sono state Città europee del vino in precedenza hanno registrato un incremento del 20 per cento del turismo con gli annessi aspetti positivi che i visitatori possono portare – afferma Baglione -. Non vediamo l’ora di accogliere nuovi turisti sul nostro territorio».
Si creerà una sorta di macro-regione il cui “sigillo” sarà l’eccellenza enologica. «Oltre alle manifestazioni già presenti sui nostri territori – prosegue Baglione – faremo anche tre eventi, uno iniziale, uno successivo e una conclusivo, che saranno condivise». La carica di Città europea del vino dura un anno.

Luva con logo europeo

Luva, la festa dell’uva che tradizionalmente viene proposta a settembre, sarà la prima delle iniziative che porteranno il marchio di Città europea del Vino. «Il clou delle manifestazioni sarà l’anno prossimo, ma Luva 2023 porterà già il logo europeo – conclude Baglione -. In merito invece alle manifestazioni che condivideremo con il Monferrato, sarà il Comitato promotore che si occuperà della definizione dei dettagli degli eventi». Pochi giorni fa a Bruxelles una delegazione di sindaci della “cordata” Alto Piemonte-Gran Monferrato hanno ricevuto il titolo. Sarà sicuramente un’occasione di crescita e sviluppo anche per la Valsesia.

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