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Maggiora ai cantieri di lavoro molti preferiscono il reddito di cittadinanza

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Maggiora ai cantieri di lavoro molti preferiscono il reddito di cittadinanza

Maggiora ai cantieri di lavoro poche risposte positive: il Comune ha dovuto contattare più persone prima di coprire il posto.

Maggiora ai cantieri di lavoro diversi rifiuti

Poche risposte alla proposta di cantiere di lavoro per persone disoccupate, organizzata dal comune di Maggiora. Il motivo: molti preferiscono usufruire del reddito di cittadinanza o della Naspi, l’indennità di disoccupazione. Come altre volte, l’amministrazione del sindaco Roberto Balzano ha usufruito delle possibilità offerte da un bando regionale emesso a ottobre 2020, che prevedeva il finanziamento di progetti per poter dare sollievo a disoccupati in situazione economica di difficoltà. Il Comune maggiorese aveva presentato un proprio cantiere, da affidare a una persona che si trovasse in possesso dei requisiti necessari; a novembre tale iniziativa era stata approvata e finanziata per cui, messo a punto il procedimento, sono state contattate le persone che si ritenevano adatte a rivestire il ruolo richiesto ma, non senza una certa sorpresa da parte del primo cittadino, alcuni hanno rifiutato.

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Misure di sostegno

Alla fine, dopo un tot di colloqui finalmente una persona ha detto sì. «Abbiamo dovuto sentire un certo numero di disoccupati, prima di trovare qualcuno che accettasse – conferma Balzano –. Si vede che molti preferiscono percepire il reddito di cittadinanza, oppure il risarcimento previsto per le persone che sono state licenziate, che è più alto di quanto offre il nostro programma. Probabilmente il tempo libero a disposizione permette loro di effettuare anche dei lavoretti, che magari gli forniscono un’entrata in più».

Episodi di sfruttamento

Si legge su social e giornali che molti datori di lavoro, soprattutto nel settore del turismo e della ristorazione, non trovano dipendenti; ma si tratta quasi sempre di lavori pagati pochissimo o addirittura niente, secondo la becera abitudine, italiana e di altri Paesi del cosiddetto Terzo mondo, di sfruttare le persone che non hanno lavoro cercando di risparmiare il più possibile, additando le difficoltà economiche patite durante i lockdown. Ma questo non è certo il caso di Maggiora che, con il cantiere di lavoro attuale, offre un’occupazione seppur a tempo parziale, ma con un buon riscontro economico.

La paga

L’impegno richiesto è infatti per 260 ore nell’arco di dodici mesi, con un orario di lavoro di 25 ore settimanali su cinque giornate lavorative, dalle 8 alle 13, mentre l’indennità giornaliera corrisposta è di circa 25 euro, per un guadagno complessiva di oltre 6.350 euro. L’addetto che ha accettato la proposta del cantiere maggiorese è impiegato già dall’inizio del mese di giugno. «Tra i compiti a lui assegnati c’è lo sgombero, la pulizia e la manutenzione di un’abitazione di proprietà comunale, di cui c’è bisogno di sistemare sia l’interno che l’area esterna – spiega il primo cittadino – Oltre a questo, l’addetto potrà anche svolgere alcuni lavori sul verde pubblico, perché abbiamo sempre molto bisogno di tagliare l’erba, bagnare i fiori e le piante che si trovano in vari punti sul territorio del nostro paese».

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