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Maggiora cerca aiuti per lo storico cimitero antonelliano

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Maggiora cerca aiuti per ristrutturare il cimitero antonelliano: si guarda a un bando.

Maggiora cerca di ristrutturare il cimitero

Il Comune di Maggiora spera in un bando di finanziamento dell’Unesco per ristrutturare il cimitero antonelliano.

«Abbiamo avuto un primo incontro col l’architetto Magistrini, che in passato si è occupato di interventi anche sulla nostra chiesa di Sant’Antonio, per valutare l’opportunità di stilare un progetto di massima, la sua portata, l’eventuale suddivisione in lotti – spiega il sindaco maggiorese, che avverte – sistemare la parte antonelliana del camposanto sarebbe un’opera imponente, ma vogliamo provare ad ottenere un contributo, in modo da portare avanti la sistemazione di un monumento importante per il nostro paese». Nel cimitero maggiorese riposano le spoglie dell’architetto Alessandro Antonelli, della moglie e di alcuni familiari, ma è anche l’estrema dimora di tutti i cittadini e merita il massimo decoro.

Il primo intervento

Già qualche tempo fa, era stato realizzato un primo intervento. «La sistemazione del camposanto era inserita nel nostro programma elettorale – prosegue il primo cittadino – Con una prima tranche di finanziamento, abbiamo già rinnovato la facciata, le ringhiere, eliminato le barriere architettoniche, ripulito alcune tombe, tutti lavori eseguiti col personale comunale. Ma ci sono altre parti che meriterebbero un risanamento più profondo, a partire dalle tombe della famiglia Antonelli. Però nel momento in cui si vuole mettere mano a qualcosa di più imponente, occorre seguire il lungo iter burocratico che richiedono le strutture storiche, per le quali anche la soprintendenza deve dare il benestare; i costi salgono e bisogna presentare progetti dettagliati». Sapendo del bando dell’Unesco, Balzano ha deciso di avviare il discorso, iniziando dal sentire il parere del professionista maggiorese. «Per rispettare i tempi previsti – aggiunge Balzano – vorremmo avere entro questo mese la relazione dell’architetto per poter presentare, entro settembre, la documentazione all’organismo mondiale, tramite il Club Unesco di Boca, che fa da tramite con le istituzioni locali».

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