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Masserano dichiara guerra alle prostitute. E pure ai clienti

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Chiunque si fermi anche solo a parlare con una di loro rischia di dover sborsare ben 500 euro

Adesso basta. Multe in arrivo per i clienti delle prostitute di strada operative nel territorio del Comune di Masserano. Lo ha deciso il Comune, stanco di vedere l’indecoroso spettacolo lungo le strade che portano a Castelletto Cervo e a Rovasenda. Arrivano al mattino da Torino e si dividono, un po’ da una parte, un po’ dalla altra, stazionando sempre negli stessi spiazzi a bordo strada e lasciando una situazione di degrado assurda tra fazzoletti sporchi, sedie, ombrelli e rifiuti di ogni genere.

Ora, come detto, arrivano le regole e le multe. Nei giorni scorsi il sindaco Sergio Fantone ha firmato l’apposita ordinanza che durerà un anno. Prevede pesanti sanzioni per i clienti e le stesse prostitute. Chiunque si fermi anche solo a parlare con una di loro rischia di dover sborsare ben 500 euro. Le sanzioni potranno colpire anche la lucciole, in quanto l’ordinanza prevede il divieto “di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a offrire prestazioni sessuali a pagamento” e spiega nel dettaglio quali sono questi comportamenti.

«La violazione – si legge ancora – si concretizza con lo stazionamento o l’appostamento della persona, l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentale, compreso l’abbigliamento». Per quanto riguarda le donne, però, la sanzione potrà essere evitata partecipando a programmi di sostegno e reinserimento psicologico e sociale. Diverso il trattamento per clienti o presunti tali: loro dovranno pagare. E per evitare fraintendimenti e interpretazioni, è stata vietata anche la semplice richiesta di informazioni alle lucciole. «Non è possibile – spiega il primo cittadino – che il biglietto da visita del mio paese sia lo squallore che abbiamo in frazione San Giacomo. Non vogliamo accanirci contro queste ragazze, che sicuramente hanno già avuto una vita dura, ma non possiamo più accettare una situazione del genere».

L’idea di un’ordinanza nasce dal confronto con le forze dell’ordine: «Polizia e carabinieri – sottolinea il sindaco – spesso hanno le mani legate. In collaborazione con il maresciallo, si è quindi pensato di provare a individuare un’arma in più. L’obiettivo è colpire l’utenza». «Il problema – conclude – esiste da anni, ma negli ultimi tempi il fenomeno ha subito un’impennata. Una volta c’erano un paio di ragazze, adesso sono almeno una ventina. Oltretutto per attirare l’attenzione capita anche che finiscano praticamente in mezzo alla strada, mettendo a repentaglio la loro incolumità e quella degli automobilisti in transito. Non si può più andare avanti in questo modo».

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