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«Migranti in municipio? Si faccia un sondaggio tra i cittadini di Trivero»

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L’opposizione vuole chiarezza, ma il sindaco rassicura tutti e annuncia un confronto pubblico

A Trivero continua a far discutere l’istituzione di un centro Sprar. Dai banchi dell’opposizione i consiglieri di minoranza hanno domandato: «cosa pensano i cittadini del fatto che cinque nuovi migranti alloggeranno nell’alloggio all’ultimo piano del municipio?». E poi avanti con  le perplessità: «In fondo, il municipio è la casa di tutti noi… – ha detto il consigliere Franco Foglia Parrucin – e adesso arriveranno persone mai viste a Trivero. Non dimentichiamo poi anche il fattore sicurezza: di fatto, saranno dentro la casa comunale giorno e notte». Ma il sindaco Mario Carli ha cercato di rassicurare: «E’ la soluzione migliore, quella più veloce e idonea». Gli altri due appartamenti sono stati individuati a Pratrivero (quattro persone) e in centro a Ponzone (tre), tutti ospiteranno gruppetti di tre o cinque persone senza bisogno di un operatore come prevede la legge. Si prevede la presenza in totale di dodici persone.

Il primo cittadino ha inoltre rassicurato sul fatto che un confronto con la popolazione ci sarà presto: «Stiamo pensando a un consiglio comunale aperto – ha annunciato – oppure a un incontro con l’obiettivo proprio di parlare dello Sprar e cercare di fare chiarezza su tante informazioni false che circolano. Vogliamo prima di tutto fare chiarezza Stiamo pensando di invitare il prefetto, o comunque qualcuno in grado di raccontare questa esperienza».  Intanto il bando per il progetto di accoglienza è stato pubblicato, la scadenza è prevista per il 12 dicembre, quindi tra pochi giorni. Il 16 dicembre, in seduta pubblica, saranno aperti in municipio i plichi e verrà esaminata la documentazione delle offerte arrivate. E’ un maxi-appalto da 580mila euro circa spalmati su tre anni.

La commissione aggiudicatrice valuterà la proposta tecnico-qualitativa, l’esperienza e capacità organizzativa, la presenza di personale specializzato e i servizi di accoglienza e integrazione proposti. Possono partecipare aziende o consorzi che abbiano gestito negli ultimi due esercizi un centro di accoglienza straordinaria o uno Sprar. Inoltre occorrerà dare chiare garanzie finanziarie a copertura del progetto. Quindi bisognerà attendere il via libera del Ministero che dovrà accogliere la domanda fatta dal Comune di Trivero per avviare lo Sprar. Tempi tecnici permettendo a inizio del nuovo anno sarà possibile accogliere i primi migranti.

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