Attualità
Migranti, la Valsessera boccia l’idea dei centri Sprar
”Sì” alla collaborazione con la Prefettura ma ”no” al progetto
«Pronti a collaborare con la Prefettura sulla questione migranti, ma di partecipare a un bando Sprar, neanche a parlarne». E’ categorico il sindaco di Pray, Gian Matteo Passuello, che si è confrontato con l’amministrazione del collega di Coggiola, Gianluca Foglia Barbisin, sulla possibilità di aprire un centro di accoglienza coordinato dai Comuni e per poi appaltarlo a una cooperativa per la gestione. Altrove si fa: Trivero ha già il bando pronto, che scade intorno a Natale, Mosso e Valle Mosso si sono alleati per un altro progetto Sprar. Ma in Valsessera questo tipo di accoglienza non fa breccia.
«In questo momento non ci sono le condizioni per un’operazione di questo genere – conferma Passuello -: nessuno assicura che queste strutture saranno sovvenzionate per sempre, anche se è un filone di finanziamento diverso rispetto ai Centri di accoglienza straordinaria. Sappiamo benissimo che nel Biellese ci sono difficoltà nel pagare le cooperative che gestiscono i centri…»
Insomma, Pray non vuole rischiare di fare la fine delle cooperative costrette nei mesi scorsi ad anticipare centinaia di migliaia di euro senza sapere quando verranno pagate dalla Prefettura. Questo clima non agevola di certo i Comuni ad aprire gli Sprar: «Se la Prefettura fatica a pagare i Cas, non certo per colpa sua, cosa succede se e quando termineranno i fondi per gli Sprar? Sarà il Comune a prendersi l’onere della gestione? Rischiamo davvero di non far funzionare più i nostri paesi…»
Ma Passuello non sembra convinto neppure delle strutture in sé, che in teoria dovrebbero accogliere coloro che hanno già ricevuto lo status di profugo: «Siamo davanti a una continua emergenza, gli arrivi proseguono senza sosta. E non dimentichiamo che molti dei migranti transitati da Pray hanno già avuto un primo diniego dello status di profugo. Secondo me gli Sprar sono una struttura fuori luogo. Come Comune continueremo a collaborare con la Prefettura per la gestione dei richiedenti asilo, anche per il prossimo anno cercheremo di inventarci qualcosa coinvolgendo questi ragazzi in qualche attività. Ma al momento il nostro impegno rimane limitato alla normale amministrazione, non possiamo pensare di metterci in ballo con un progetto che rischierebbe di andare a pesare fortemente sul bilancio comunale».
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