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Miniera Lozzolo: chiesto il rinnovo della concessione

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Lozzolo raccolta firme

Miniera Lozzolo: presenta l’istanza per ottenere il rinnovo della concessione mineraria Virauda Ceresei.

Miniera Lozzolo, la domanda

A Lozzolo c’è una richiesta di rinnovo per un’altra concessione mineraria. Dopo la questione legata all’area Coccola-Rolleja, ora c’è un altro progetto il cui iter è stato avviato proprio nelle scorse settimane davanti agli uffici preposti con la pubblicazione di parte della documentazione presentata dall’azienda. La Regione infatti ha ricevuto nelle scorse settimane l’istanza per ottenere il rinnovo della concessione mineraria per caolino, terre con grado di refrettarietà superiore a 1630 gradi e argille per porcellana, oltre a terraglia forte e feldspato nel Comune di Lozzolo. Si tratta in questo caso della concessione Virauda Ceresei.

Un rinnovo

Come negli altri casi si tratta di un rinnovo ed è stata avviata la parte burocratica. Al punto 5 si legge che «il progetto comporta variante alle previsioni del piano regolatore». In una nota poi il sindaco Roberto Sella aggiunge sulla questione: «Come per tutti i precedenti rinnovi, l’amministrazione comunale sarà attenta e vigile per la salvaguardia del territorio, della salute della cittadinanza e degli aspetti socio-economici, sempre nel rispetto delle competenze». Ma nei giorni scorsi in paese sono comparsi altri cartelli proprio contro il rinnovo delle concessioni richieste dalle ditte in paese.

La conferenza dei servizi

Nei mesi scorsi invece si era tenuta la Conferenza dei Servizi decisoria finale, entro i termini di scadenza, per la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per il rinnovo con riduzione della concessione mineraria Coccola-Rolleja. La competenza dell’istruttoria e dell’autorizzazione è della Regione. «E’ stata la terza conferenza dei servizi, che ha valutato il progetto, nella quale, con i precedenti confronti, erano stati chiesti chiarimenti, integrazioni e modifiche al progetto, per meglio rispondere alle esigenze ambientali e territoriali – aveva spiegato il sindaco Roberto Sella -. Vorrei ricordare che il progetto prevede la sola coltivazione del materiale presente nel sito e l’uso dello stesso materiale per il ripristino ambientale, senza nessun apporto dall’esterno. Alla conferenza sono intervenuti tutti i settori regionali e l’Arpa, e tutti hanno espresso parere favorevole, con alcune prescrizioni da osservare».

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