Attualità
Monte Rosa-Cervino: per gli sciatori un paradiso con 580 chilometri di piste
Monte Rosa-Cervino: per gli sciatori un paradiso con 580 chilometri di piste. Un impianto in grado di collegare cinque vallate, tre regioni e due nazioni: Zermatt (Svizzera), Valtournenche, Val d’Ayas, Valle di Gressoney e Alagna. E’ in sintesi questo il progetto del nuovo collegamento fra il comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Monte Rosa, ovvero tra il Colle delle Cime Bianche e Frachey.
Monte Rosa-Cervino: per gli sciatori un paradiso con 580 chilometri di piste
«Un trait d’union tra sud e nord delle Alpi che permetterebbe non solo di unificare le aree sciistiche del Cervino Ski Paradise e del Monterosa Ski, ma anche e soprattutto di dare vita a un comprensorio montano eterogeneo, unendo popolazioni e tradizioni di ben cinque valli», è in sintesi il progetto presentato dal Comitato Cervino Monterosa Paradise, nato nel 2020 con l’obiettivo di promuovere e sostenere il progetto, comitato che ad oggi conta oltre 600 membri tra operatori del territorio e privati cittadini.
Incontro oggi
Gli incontri in Valle d’Aosta, a Gressoney, Ayas e Cervinia hanno fatto il pieno di pubblico. Oggi, venerdì 18 febbraio, tocca invece ad Alagna. L’incontro si svolgerà al palazzetto dello sport alle 18.
Un po’ di numeri
Attualmente tra Champoluc e Zermatt ci sono 240 chilometri e 4 ore d’auto; il collegamento li ridurrebbe a 10 chilometri. Grazie a 580 chilometri di piste e a 75 impianti totali, renderebbe il comprensorio una meta turistica unica al mondo e avrebbe altresì la capacità di destagionalizzare l’offerta, rendendola appetibile per 365 giorni all’anno. Risulterebbe al terzo posto come estensione di piste ma, guardando ai giorni di apertura, diventerebbe il primo al mondo.
La procedura di approvazione
Sono previsti due anni di studi estivi, l’estate 2022 sarà la seconda. A ottobre si tireranno le fila e si valuterà l’incidenza ambientale. Dopodiché i risultati saranno sottoposti al Consiglio regionale valdostano. Finito lo studio propedeutico di fattibilità, vi saranno ancora due fasi. Se in autunno vi sarà il via libera, occorreranno poi due stagioni estive per la sua realizzazione. Quindi si prevedono circa quattro anni e mezzo complessivi dalle prime valutazioni all’inaugurazione.
LEGGI ANCHE Dal Monte Rosa al lago: 85 chilometri di fuga
Monterosa 2000
A spiegare le finalità del collegamento funiviario è il Presidente di Monterosa 2000, Luciano Zanetta: «Questa funivia andrebbe a creare il primo comprensorio sciistico al mondo per altitudine (si arriva con le piste fino ai 3mila metri e oltre) ed uno dei primi per estensione delle piste: la miglior operazione possibile per “far vivere la montagna”, in quanto determinerebbe la crescita dell’appeal turistico ed importanti ricadute per tutto il tessuto economico delle valli coinvolte. Il tutto senza perdere di vista il rispetto per l’ambiente, in un’ottica di economia sostenibile».
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook
Franco
18 Febbraio 2022 at 11:58
Ormai per lo sci bisogna puntare sempre più in alto, sarebbe ottimo abbinare anche percorsi estivi con baite e rifugi intermedi per poter fare delle bellissime escursioni .
Roberta Bertelli
23 Febbraio 2022 at 7:32
Quelli ci sono già da decenni e saranno rovinati dalla costruzione di questi impianti
Lorenzo Stucchi
18 Febbraio 2022 at 18:19
Vecchio fruitore delle piste di Zermatt,Cervinia,Champoluc ,Gressoney,Alagna sono d’accordo sulla iniziativa. Ma dovrete superare l’ostilità di quei pochi elitari egoisti che da Frachey a Cime Bianche ci vanno a piedi in quattro ore di scarpinata (io l’ho fatta diverse volte) e non vogliono che tutti possano godere di tanta bellezza.
alessandro belviso
18 Febbraio 2022 at 21:37
sono kattivoni, quegli ignoranti elitari
Orco
19 Febbraio 2022 at 14:58
Si sono degli imbecilli, un po’ come quelli che fanno certi commenti.
alessandro belviso
21 Febbraio 2022 at 9:48
orco cattivo e di conseguenza come dici di te stesso anche imbecille
Nicola Maniscalco
20 Febbraio 2022 at 10:43
Buongiorno, non è una questione di elitarismo. È una diversa visione della montagna, che non è mai stata è forse mai sarà per tutti: in ogni caso a oggi, con il costo degli skipass, non lo è. Chissà in caso di aumenti di prezzo per rientrare dei costi… Per non parlare del fatto che c’è sempre meno neve e per meno tempo.
Parlando poi della bellezza, come diceva lei: il vallone delle cime bianche è davvero bellissimo tranne che per un punto, la fine. Arrivare dopo una lunga e appagante passeggiata in mezzo agli scheletri di seggiovie e skilift non è esattamente “godersi tanta bellezza” a mio avviso.
Ma appunto, si tratta di pareri.
Buona domenica
Maria grazia
19 Febbraio 2022 at 3:23
Se ben fatto sarà una cosa magnifica, la bellezza di queste montagne è impagabile
Giovanni
21 Febbraio 2022 at 7:56
Se anche Macugnaga e Saas-Fee partecipassero al progetto, il comprensorio sarebbe unico al mondo
Andrea Crema
21 Febbraio 2022 at 11:24
Rovinare uno degli ultimi valloni praticamente incontaminati delle Alpi e’ da suicidio.Anch’io scio da una vita e penso che di impianti sia gia’ pieno ovunque.Possibile che non riusciate più a pensare ad altro che la comodita’ in ogni campo.Tra un po’ vorrete anche gli sci che vanno da soli,pur di non faticare.Le cose belle ogni tanto bisogna anche conquistarsele!!!!
Pistorchio
21 Febbraio 2022 at 15:18
Sa che si tratta di economia vero, e che comodità e bellezza non c’entrano proprio nulla? Se si continuasse a dare retta a chi la pensa come lei, staremmo ancora viaggiano con i cavalli e le carrozze.
alessandro belviso
21 Febbraio 2022 at 17:44
economia capitalista distruttiva e a volte mafiosa, ho viaggiato con auto da centinaia di cavalli (usate perchè costano care) altro che le carrozze e sciavo veloce ad alagna che di sicuro quasi tutti quelli che vogliono sciarenostopcervinialagna non mi stavano neppure dietro da lontano. I pochi posti montani intatti lo devono rimanere non ci siete solo voi con le funivie ci sono migliaia di persone che fanno turismo a piedi per goderseli naturalmente senza piloni impianti e strade
Pistorchio
22 Febbraio 2022 at 8:05
Ecco il comunistello arrogante che parla di capitalismo senza sapere di cosa si tratta. Arrogante e sbruffone “nonno comunista”, si prenda dei calmanti e si goda la pensione. Il progresso, per fortuna, non si arresta mai.
alessandro belviso
22 Febbraio 2022 at 21:31
come osi pezzente, metti il tuo nome, sono stato segretario prov vercelli FdG tra 82 e 83 fatti conoscere bamboccio
Pistorchio
23 Febbraio 2022 at 7:59
Sei stato segretario provinciale di cosa? FdG? Figli della Gleba? Fronte del Gulag? Povero vecchio comunistello, mi spiace per quelli come te, antiche cariatidi di un passato vergognoso.
Andrea
9 Marzo 2022 at 13:26
Francamente non capisco perchè la discussione non possa avere commenti più pacati. Io sono favorevole al collegamento che permetterebbe di rilanciare l’economia delle valli e far avvicinare alla montagna molte persone che attualmente non la conoscono. Penso anche che il collegamento debba essere fatto in modo attento alla sostenibilità e soprattutto che una parte delle risorse dovrebbe essere impiegata per mantenere incontaminate molte altre valli che soprattutto in Valsesia lo sono ancora. In pratica parte degli utili derivanti da questa operazione dovrebbero essere reinvestiti per mantenere incontaminati luoghi nelle vicinanze dell’impianto.
Annibale Melchiorre
10 Marzo 2022 at 7:52
Eh ma ci sono certi personaggi che scrivono commenti a casaccio, e spero di intimorire il prossimo con il loro “lei non sa chi sono io”. Ma noi sappiamo perfettamente chi sono: sono il nulla.