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No Green pass: a Borgosesia incontro con il gruppo SiAmo

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No Green pass: a Borgosesia incontro con il gruppo SiAmo. Dario Miedico, uno dei fondatori di “SiAmo”, l’altro giorno si è intrattenuto a Borgosesia per parlare con la popolazione.

No Green pass: a Borgosesia incontro con il gruppo SiAmo

Il movimento politico “SiAmo” che in zona viene portato avanti da Luca Micheletti, ex consigliere comunale di Roasio, ha radunato diverse persone interessate soprattutto al tema “No Green pass, sì libertà di scelta”. «Noi pensiamo che le misure intraprese per fronteggiare quanto è avvenuto non siano state quelle corrette – spiega Micheletti -. Dopo tutti i proclami e l’ossessionante e martellante informazione a senso unico su quanto è successo constatiamo che nulla è cambiato, se non che molte piccole imprese hanno chiuso, sono aumentate le persone che sono in difficoltà e si continua ad affrontare con superficialità e incompetenza i problemi che si stanno presentando».

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Il movimento “SiAmo” ha annunciato la volontà di scendere in campo «nel tentativo di riportare il nostro stupendo paese e sopratutto gli italiani al centro dell’attenzione». E aggiunge: «Il nostro movimento sta collaborando con le altre realtà politiche espressione del dissenso verso quanto è stato fatto e si continua a fare in questi ultimi anni. Questo ci porterà a formare coalizioni con questi altri movimenti e partiti politici per un fronte comune di azione».

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1 Commento

1 Commento

  1. Tiziano Barsanti

    29 Aprile 2022 at 12:54

    Sentivamo bisogno, impellente bisogno, dell’ennesimo “movimento” (non hanno nemmeno il coraggio di definirsi partito, anche se poi lo diventano tutti, adottando la regola aurea del voltagabbana), dopo i danni che ha prodotto e che ancora produce l’altro “movimento”. In Italia le persone senza ne arte ne parte o che di base non vogliono fare nulla nella vita, si dedicano a due attività principali: si danno al canto o alla politica, con effetti devastanti in entrambi i casi. Qui poi siamo al fondo del barile, quando si menziona il famigerato “no green pass”.
    Già per il fatto che gente senza competenze esordisca con “Noi pensiamo che le misure intraprese per fronteggiare quanto è avvenuto non siano state quelle corrette” la dice lunga. Siamo alle chiacchiere da bar, ai deliri da social network, dove questa cassa di risonanza fa proseliti e raccoglie adepti per le varie “sette” (perchè questo sono questi “movimenti”)
    Lo scopo è solo quello di ottenere qualche consenso, ambire ad un posto in qualche giunta, vivendo sulle spalle dei contribuenti.
    I più “capaci” riescono ad arrivare alla Camera e al Senato, garantendosi così un congruo introito mensile alla faccia di chi lavora davvero. Squallore.

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