Attualità
Non si cacciano più la pernice bianca, la lepre variabile e l’allodola

Pernice bianca, lepre variabile ed allodola escluse dall’elenco delle specie oggetto di prelievovenatorio, non saranno quindi cacciabili.
Pernice bianca, lepre variabile ed allodola escluse dall’elenco delle specie oggetto di prelievovenatorio, non saranno quindi cacciabili. Lo ha deciso il consiglio regionalevotando due emendamenti al disegno di legge 143 “disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l’anno 2015” in discussione in aula.
A seguito di un’ordinanza del Tar Piemonte (che ha accolto un ricorso presentato dalle associazioni venatorie e dai Comitati di gestione di Atc e Ca), la giunta Regionale ha recentemente modificato il calendario venatorio per la prossima stagione di caccia, reinserendo, tra l’altro, la possibilità di cacciare la pernice bianca. Si tratta di una specie che, unitamente alle altre appartenenti alla cosiddetta “tipica fauna alpina” (lepre variabile, fagiano di monte e coturnice) presenta indubbi segni di difficoltà.
Il calendario venatorio prevede inoltre la possibilità di cacciare l’allodola, piccolo uccello prevalentemente insettivoro, estremamente utile laddove controlla le popolazioni di insetti potenzialmente dannosi per le attività agricole. L’allodola risulta in diminuzione in ambito regionale – come confermato dallo stesso Piano Faunistico Venatorio – mentre a livello comunitario è considerata specie Spec 3, che cioè presenta uno stato di conservazione sfavorevole non solo in Italia, ma in tutto il continente europeo. Sulla base di queste considerazioni e l’assoluta mancanza di danni provocati dalle specie pernice bianca ed allodola (a cui si unisce la lepre variabile) a qualsiasi attività antropica, il consiglio ha deciso di votare gli emendamenti che tolgono queste specie dalla possibilità di venire cacciate.
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