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Ospedale Borgosesia, ci si potrà operare di cataratta. In attesa 2600 persone

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Ospedale Borgosesia, nasce il reparto oculistico: al via anche una raccolta fondi per attrezzarlo.

Ospedale Borgosesia, le richieste

Le richieste per sottoporsi all’operazione per cataratta sono numerose: quasi 3mila in un anno e i numeri sono destinati ad aumentare. I lunghi tempi di attesa (anche un anno) per i pazienti della Valsesia rendono la situazione delicata. Ed è proprio per questi motivi che l’Asl di Vercelli ha deciso di aprire un nuovo reparto oculistico all’ospedale di Borgosesia.
La settimana scorsa è stata messa “la prima pietra” del progetto. Nella sala conferenze del nosocomio valsesiano, i vertici dell’azienda sanitaria vercellese hanno annunciato la novità. «Nel 2019 le richieste di prestazioni solo tra Valsesia e Valsessera sono state più di 2600, che vengono smaltite non solo nel reparto specializzato di Vercelli, ma anche altre strutture ospedaliere – ha spiegato la dottoressa Fulvia Milano, direttore sanitario Asl -. Avendo tante operazioni da effettuare, sono inevitabili le liste d’attesa. C’è chi anche ha pensato di rivolgersi a realtà private. Potendo invece pensare ad una attività ambulatoriale a Borgosesia, le tempistiche delle operazioni si velocizzerebbero, e andremmo incontro ai bisogni del territorio».

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Il reparto

E così è nata l’idea del reparto oculistico nel nosocomio valsesiano. «È da tanti anni che si sente l’esigenza di avere un polo di oculistica specializzato anche a Borgosesia – ha evidenziato il dottor Gualtiero Canova – e finalmente si riesce a concretizzare questo sogno grazie alla collaborazione del dottor Giuseppe Macrì, direttore del settore a Vercelli, grazie alla Fondazione Valsesia e all’associazione Igea».
Con nuove strumentazioni si potenzieranno gli interventi. «Con l’apertura a Borgosesia del reparto riusciremmo ad accorciare le tempistiche d’attesa – precisa il dottor Macrì -. Con questo progetto credo che si riescano a fare 16 interventi di cataratta a settimana in due sedute». E in tutto questo, fondamentale è stato il ruolo di Fondazione Valsesia e Igea.

La raccolta

«La sala operatoria è già pronta ad essere utilizzata come spazio, ma mancano le strumentazioni – aggiunge Laura Cerra presidente di fondazione Valsesia -. Quando noi abbiamo saputo dal dottor Canova, di questo progetto ce ne siamo subito interessati. Ci siamo chiesti quanto sarebbe costata la novità sanitaria e l’Asl ci ha parlato di circa 300mila euro. È un proposito ambizioso e necessario». Le due realtà associative si sono messe all’opera. «Noi e Igea ci siamo chiesti cosa fare – annuncia Cerra – e così abbiamo pensato di unire le forze per acquistare un microscopio per la sala operatoria. Il costo si aggira sui 120mila euro». È stata dunque aperta una raccolta fondi. Ognuno può lasciare il proprio contributo. «Ci auguriamo entro fine anno di raggiungere cifra – conclude Cerra -. E tutto ciò che arriverà in più, lo useremo per continuare a dare supporto a questa idea». Per contribuire alla campagna si può fare un versamento sull’iban IT55 C060 8544 9000 0000 1001 092 con causale “operazione oculistica ospedale”.

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