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Partito il cantiere per la Crevacuore-Guardella: si riapre a inizio 2022

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Partito il cantiere per il collegamento Crevacuore-Guardella. L’obiettivo è riaprire al traffico nelle prime settimane del 2022.

Partito il cantiere per la Crevacuore-Guardella

Cantiere partito per la ricostruzione del ponte e la strada di Crevacuore sul torrente Strona. L’impresa Godino Scavi di Bricherasio Torino ha fatto un primo sopralluogo e ha allestito l’area cantiere.

«Dopo la firma dell’affidamento dell’incarico – spiega il sindaco Ermanno Raffo –, l’azienda che ha vinto l’appalto è partita subito, giusto il tempo di far arrivare il materiale e organizzarsi. Questo fa ben sperare perché i lavori proseguano più velocemente possibile».

Tempi “nella norma” per un intervento pubblico

Era la notte del 2 e 3 ottobre 2020 quando una parte del ponte crollò, il terrapieno dal lato di Crevacuore. C’è stata una corsa contro il tempo per cercare di trovare i fondi e avviare l’intervento. Il Comune aveva dato subito incarico allo studio Fauda di Borgosesia di procedere con il progetto.

«Dal punto di vista burocratico abbiamo fatto tutto il possibile – riprende Raffo –, è vero che un anno per iniziare sembra tanto ma stiamo parlando di un intervento pubblico e non di un privato. L’impresa Godino Scavi intanto ha preso accordi con la proprietà della cartiera in quanto in quell’area sarà fatto il calcestruzzo. Inoltre sono stati ordinati anche i micropali che serviranno per andare a rinforzare tutta l’area».

Sarà un cantiere veloce

Nell’arco di pochi mesi, tempo permettendo, il collegamento dovrebbe tornare attivo.

«Si punta a concludere i lavori entro la fine dell’anno – commenta ancora Raffo –. Come Comune, saremo presenti per garantire la massima collaborazione e verificare che tutto avvenga con la massima precisione e celerità. L’intervento più impegnativo sarà sicuramente la messa in sicurezza dei due piloni del ponte».

Il finanziamento dalla Provincia

L’intervento di 760mila euro ha avuto una copertura da parte della Provincia di Biella. Un progetto che ha subito alcune modifiche, richieste dalla Regione sulle scogliere di protezione, per le quali i costi sono lievitati ma che è stato, finalmente, sbloccato.

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