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Piemonte arancione ma in allerta massima

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Piemonte arancione anche per la prossima settimana, ma i dati sono critici e l’allerta è massima.

Piemonte arancione

Anche per la prossima settimana è confermata la zona arancione per il Piemonte, ma i dati sono preoccupanti e l’attenzione è massima. Si prevedono quindi ulteriori restrizioni, come la chiusura delle aree gioco e il limite di ingresso di una persona per nucleo familiare all’interno dei negozi (con eccezioni per minori, disabili e anziani). Le aree più critiche, inoltre, fra cui la parte bassa della provincia di Vercelli, avranno la didattica a distanza al 100%. È fortemente raccomandato il servizio a domicilio nella ristorazione rispetto all’asporto.

Più contagi

«Siamo zona arancione e lo rimarremo anche per la prossima settimana, ma non possiamo abbassare la guardia neanche di un centimetro – ha spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio ad Ansa – Questo perché i dati che ci collocano così sono quelli relativi alla settimana scorsa, mentre noi abbiamo una intensificazione del contagio proprio in questa settimana. È il motivo per cui noi abbiamo attuato il nuovo dpcm rafforzando l’arancione con le misure previste per la scuola».

«Misure dolorose ma necessarie»

«Sono misure dolorose e si vorrebbero evitare, tanto che abbiamo fatto un lavoro certosino – prosegue Cirio – Abbiamo diviso il Piemonte in 38 distretti e abbiamo applicato i parametri che ci ha dato il Governo distretto per distretto, in modo da non chiudere dove non è strettamente necessario. Dove l’abbiamo fatto è perché sarebbe stato da incoscienti non intervenire. In 20 distretti dovremo adottare la didattica a distanza dalla materna fino alle superiori, negli altri è sufficiente dalla seconda media in su. Speriamo che gli effetti di queste misure si facciano sentire subito, in modo da tornare il prima possibile alla scuola in presenza».

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