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Ponte Romagnano: due settimane per avere il via libera allo sminamento
Ponte Romagnano: due settimane per avere il via libera allo sminamento. Sono riprese l’altro giorno leoperazioni di bonifica dagli ordigni bellici nell’area del cantiere per la realizzazione del ponte provvisorio sul Sesia.
Ponte Romagnano: due settimane per avere il via libera allo sminamento
La ricerca di eventuali bombe inesplose dei conflitti mondiali, procedura obbligatoria prima di poter partite con i lavori veri e propri, era già iniziata pochi giorni dopo la consegna dei lavori, avvenuta lo scorso 22 marzo. Ma a causa della presenza nell’alveo dei fiumi di ferrite (che potrebbe alterare i risultati della ricerca) la “Gap Service” di Padova, la ditta incaricata di svolgere la bonifica, aveva dovuto fermarsi per chiedere al Genio militare l’autorizzazione a usare macchinari più sofisticati.
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Autorizzazione
E l’ok dell’organismo delle forze armate è arrivato nei giorni scorsi, in tempi decisamente più brevi rispetto a quanto avviene di solito, grazie anche all’accelerazione degli altri enti coinvolti nella procedura, tra cui il Magistrato del Po. Smentita, al momento, l’ipotesi di qualsiasi ritrovamento di ordigni nell’area interessata dai lavori.
Lavori
Ora servirà una ottimizzazione dei tempi per rispettare il termine di 140 giorni per ultimare i lavori e consegnare così il ponte provvisorio tra la fine di luglio e gli inizi di agosto. Da non escludere che in questi giorni, parallelamente alla bonifica, si possa iniziare anche qualche intervento più propriamente incentrato all’istallazione del ponte in acciaio, la cui struttura, divisa in tre campate verrà montata in un’area adiacente e poi fatta “scorrere” sulle spallette e sui piloni che dovranno essere eretti nell’alveo del fiume, qualche metro più a nord rispetto al collegamento crollato a ottobre.
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Mark
30 Aprile 2021 at 19:46
Avanti di questo passo, se tutto andrà bene (e ne dubito fortemente) il ponte provvisorio sarà completato per l’estate del 2023. Ad essere MOLTO ottimisti eh? Visto e considerato il tempo perso, e considerato anche che anche i sassi sapevano che sarebbe andata così, ma non si faceva prima a progettare e approvare il ponte definitivo e costruire direttamente quello? Un ponte provvisorio dovrebbe essere una soluzione rapida, una cosa che metti in campo nel giro di un mese o due dal crollo. Il ponte originale è crollato ad Ottobre 2020, siamo a Maggio 2021 e si stanno ancora solo pettinando le bambole.
Luca
1 Maggio 2021 at 21:48
Accelerate!! Di questo passo ha ragione Mark