Ponzone, Nico Caruso pronto a rimettersi in gioco

Messo fuori dal Grap incassa il colpo e rilancia

Nico Caruso, messo fuori gioco dal Gruppo attività dei commercianti di Ponzone, che lui per primo aveva voluto riportare in vita dopo anni di buio, incassa il colpo e rilancia.

E’ passato un mese dalla fine della sua avventura nel Grap. Cosa rimane di questa esperienza? «Rimangono molte cose. Per esempio, emozioni forti come quella provara la sera del 24 ottobre di due anni fa, quando nella sede degli industriali biellesi ho dovuto parlare davanti ai commercianti che avevo invitato. Lì è rinato il Grap».

E quindi come ha preso l’esclusione dall’associazione? «Beh, rimane un po’ di amaro in bocca per la mia esclusione, ma sono sereno. Per la festa di Natale non mi piaceva l’idea che lungo la via non ci fosse nulla fatto in collaborazione con i negozianti. L’intento non era di mettersi a fare la gara tra chi avrebbe organizzato l’evento più bello, ma arricchire la festa. Cosa che non tutti hanno capito».

All’inizio del suo mandato parlava di trasformare via Provinciale nella “via commerciale”. Come ha visto cambiare la situazione in questi anni? «E’ a via che offre più servizi nel raggio di chilometri, però è trascurata. C’è ancora molto da lavorare affinché possa diventare una via commerciale moderna e funzionale».

Cosa manca a Ponzone per fare il salto di qualità a livello commerciale? «A Ponzone si sono fermati gli investimenti. Sarebbe bello vedere qualche negozio aperto in più, un’illuminazione migliore. La “rivoluzione” può avvenire dall’arredo e dal decoro urbano, ma anche dall’apertura di altri negozi utili alle tante persone che passano».

Ora che si trova “in panchina, che fine faranno” le sue idee? «Le idee che ho in mente non so quando saranno realizzate. Il Grap era certamente un mezzo per portare un profondo cambiamento, ma non ero più in sintonia con il gruppo. Quindi per ora sono bloccato. Di certo c’è che ho una passione enorme per il mio paese e mi piacerebbe proporre un nuovo progetto».

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