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Premi per chi abbatte 150 cinghiali: la protesta degli animalisti
Premi per chi abbatte 150 cinghiali: la protesta degli animalisti. Il Movimento etico prepara megafoni e striscioni per contestare il presidente di Federcaccia.
Premi per chi abbatte 150 cinghiali: la protesta degli animalisti
Aveva deciso di riconoscere un bonus di 80 euro sulla quota annuale del permesso di caccia a tutte le squadre di doppiette che abbatteranno almeno 150 cinghiali nel corso dell’annata (80 animali nelle zone di montagna). Protagonista dell’iniziativa finalizzata a ridurre il numero di ungulati in giro per i boschi, il presidente provinciale biellese della Federazione Italiana Caccia, Guido Dellarovere. Una sortita che ha sollevato le ire degli animalisti.
Si organizza la protesta
Tant’è che l’idea che sta circolando è quella di organizzare per sabato una manifestazione con striscioni, fischietti e megafoni davanti alla casa di Dellarovere a Occhieppo Superiore. L’operazione è capitanata da Valerio Vassallo, leader del Meta (Movimento etico tutela animali), persona ben nota anche in Valsesia per alcuni blitz. Secondo il Meta, uccidere gli animali porta solo ad aumentare il loro tasso di riproduzione, in un circolo vizioso senza sbocchi.
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Baffo
30 Aprile 2021 at 8:33
Sarebbe ora che questi premi venissero nuovamente attivati e aumentati, in modo da incentivare il controllo su questi parassiti. E i nazi-animalari e nazi-vegani dovrebbero essere trattati alla stregua dei no-tav in val di susa: con cariche della polizia, idranti e manganellate sui denti.