Attualità
Quarona candida Doccio a diventare un borgo medioevale
Quarona candida Doccio a diventare un borgo medioevale. L’ambizioso progetto del Comune per rilanciare turismo e cultura.
Doccio diventa borgo medievale
Doccio trasformato in un borgo medievale per creare un indotto culturale e turistico e produrre posti di lavoro. È l’ambizioso progetto che l’amministrazione comunale di Quarona ha messo nero su bianco per partecipare a un bando finanziato dall’Unione europea. Lo spunto è la ristrutturazione di alcuni edifici ed elementi risalenti al periodo del Medioevo, e dal loro recupero avviare una rigenerazione dell’intero abitato.
LEGGI ANCHE: Quarona certificati anagrafici si possono avere in tabaccheria
Il bando in questione riguarda la “Attrattività dei borghi storici”, e in questo contesto Quarona ha pensato a un rilancio della popolosa frazione che prenda le mosse da un preciso periodo storico. «Lo spunto del progetto è la presenza a Doccio di alcuni edifici risalenti al periodo medioevale – presenta l’assessore ai lavori pubblici Mariarosaria Gallotta -. C’è la “casa della balaustra”, un vecchio forno, due lavatoi e una cappelletta. Il loro restauro è la base richiesta dal bando. Da questo, si apre una prospettiva su più livelli che va dal recupero dell’arredo pubblico alla programmazione di attività ricreative storiche, da attività didattiche e di intrattenimento alla ricezione turistica. Ed è quello a cui aspira il nostro progetto che abbiamo indicato come “Vivere il Medioevo nell’antico borgo di Doccio”».
Il contenuto del bando europeo miscela il passato e il futuro attraverso interventi di restauro e innovazione: «La ristrutturazione degli elementi risalenti al periodo medievale agisce da traino per un recupero dell’intero centro abitato – conferma l’assessore -. È in tutto e per tutto una rigenerazione culturale e sociale, con il fine ultimo di creare posti di lavoro e migliorare la vivibilità ai cittadini. Pensiamo a un miglioramento dell’arredo urbano della frazione attraverso nuove pavimentazioni e con la sostituzione dell’illuminazione in tema con l’epoca storica, ma anche nella creazione di strutture ricettive e posti letto. Senza dimenticare l’aspetto culturale e ludico, da promuovere attraverso collaborazioni con associazioni e realtà del territorio, con la programmazione di attività ricreative storiche quali ad esempio una scuola di falconeria o un laboratorio di musica e strumenti antichi, oppure ecosostenibili, per accrescere l’offerta didattica e di intrattenimento. Il tutto per agevolare proposte turistiche mirate e offrire un pacchetto vacanza alternativo, storico e culturale».
L’impegno economico richiesto è di un milione e 600mila euro: «Abbiamo puntato al massimo che il bando può erogare per ogni progetto – conferma Gallotta -. Se “Vivere il Medioevo” venisse accolto ci consentirebbe di mettere in cantiere tutto quanto è stato previsto».
«Il restauro di edifici risalenti all’epoca medioevale agisce da traino per il recupero dell’intero abitato»
«Si va dal recupero dell’arredo pubblico alla programmazione di attività didattiche, alla ricezione turistica»
Crediti foto: InValsesia.
LEGGI NOTIZIA OGGI DA CASA: IL TUO GIORNALE COMPLETO IN VERSIONE DIGITALE
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook