Attualità
Quarona negozi solidali: il paese pensa a chi è in difficoltà
Quarona negozi solidali: il paese pensa a chi è in difficoltà. All’U2 di frazione Doccio si segue l’iniziativa “Chi può metta, chi non può prenda”: da qualche giorno tutti possono contribuire lasciando prodotti alimentari e di prima necessità in un grosso cesto all’ingresso del supermercato, a disposizione di chi non potrebbe acquistarli.
Quarona negozi solidali: il paese pensa a chi è in difficoltà
L’idea è venuta a Rocco Careri, che dal 1986 (quando aprì il primo punto vendita Conad in Piemonte) è nel settore: «Ho visto su un social un’iniziativa simile e ho deciso di proporla da noi – racconta -. I clienti sono molto generosi e il cesto è sempre pieno. Alla sera se ci sono ancora prodotti li sposto all’esterno a disposizione di chi ne ha necessità. Questa mattina (mercoledì – ndr) ho sentito l’assessore comunale che si occupa dei servizi sociali, per mettere a disposizione i prodotti che non vengono recuperati, in modo che possano essere consegnati direttamente alle famiglie che ne hanno bisogno».
LEGGI ANCHE Coronavirus agosto al mare? Speriamo, poi in autunno ricordiamoci di fare il vaccino
L’iniziativa è stata apprezzata: «Nella mia attività sono sempre stato attento al sociale, ora i tempi sono più difficili – dice Careri -, ma è giusto nel nostro piccolo fare sempre qualcosa per gli altri. Già siamo d’accordo con una associazione di volontariato che ogni settimana recupera prodotti più vicini alla scadenza, ora abbiamo pensato a questa iniziativa dedicata proprio a Quarona, che porteremo avanti per tutto il periodo di emergenza».
Casa del pane
Sempre a Quarona, alla “Casa del pane” di corso Rolandi è nato un angolo della solidarietà. Alla sera chi ha bisogno può trovare prodotti alimentari e sacchetti di pane: «Ho iniziato qualche giorno fa – spiega il titolare Antonino Giglio -. Ho pensato di lasciare davanti al negozio il pane, la pizza, le focacce e quanto è rimasto invenduto, tutto diviso in sacchetti, ma anche frutta e verdura, a disposizione di chi è in difficoltà. Non faccio nulla di così sensazionale, al limite ho aumentato la produzione rispetto alla norma per avere qualcosa in più da lasciare alla chiusura». E l’aiuto è concreto, visto che al mattino tutto è stato recuperato: «Ho pensato che lasciando i prodotti alla sera sia preferibile perchè chi ne ha l’esigenza può prenderli in totale anonimato – osserva Giglio -. Tante famiglie si trovano in difficoltà serie, soprattutto in questo periodo, e proseguirò con l’iniziativa sino a quando l’emergenza non sarà conclusa».
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook