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Roasio Anpi condanna lo sfregio all’epigrafe del partigiano “Michè”

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Roasio Anpi condanna lo sfregio all’epigrafe del partigiano “Michè”. Per il vile gesto sull’epigrafe del partigiano Luigi Piscina, conosciuto come “Michè”, sono arrivate parole di condannaLuigi Piscina, conosciuto come “Michè”, sono arrivate parole di condanna anche dal Comune di Borgo Val di Taro dove Luigi Piscina dove aveva combattuto per la Liberazione.

Roasio Anpi condanna lo sfregio all’epigrafe del partigiano “Michè”

«ll Comune di Borgo Val di Taro esprime solidarietà ai famigliari e agli amici di Luigi Piscina, il partigiano Michè, che ci ha lasciato qualche giorno fa e che aveva combattuto ed era stato ferito nel 1944 nel gruppo d’azione Val Taro nel Parmense. Residente a Roasio, il 25 aprile del 2017 a Grignasco gli era stata consegnata la medaglia della Liberazione.Esprimiamo solidarietà per questo gesto vile e inaccettabile compiuto nei confronti di una persona la cui vita ha espresso sempre il bene più prezioso: la libertà» Un biglietto adesivo dal contenuto ignobile quello appiccicato all’epigrafe del partigiano Luigi Piscina di Roasio. Era comparso lunedì mattina e si leggeva: «E’ sempre una bella notizia quando muore un comunista».

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Questa invece la reazione dell’Anpi Gattinara: «Ora non stiamo neppure a definire politicamente questo atto, anche se potrebbe esserci sotto un’ideologia (ma non lo sappiamo). Sicuramente possiamo commentarlo come un atto di stupidità assoluta, di ignoranza e cattiveria gratuita. Le persone responsabili di ciò dovrebbero solamente vergognarsi per aver vilipeso la memoria di chi ha permesso loro di vivere oggi in libertà e anche di potere, nei luoghi da loro frequentati, parlare liberamente di cose di cui neppure sono a conoscenza e che offendono la memoria civile di tutti. Consigliamo loro un ripasso della nostra storia per capire che i partigiani hanno contribuito a un periodo di pace nella nostra Europa, che dura da 77 anni».

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1 Commento

1 Commento

  1. Giacomo

    25 Marzo 2022 at 16:26

    Non capisco il motivo di tanta agitazione. Essere comunisti è un crimine come essere fascisti: entrambi erano regimi dittatoriali violenti e repressivi di ogni libertà. Il fatto che uno sia stato responsabile di una guerra mondiale non sminuisce il fatto che il comunismo essendo esistito molto più a lungo, sia responsabile di un numero molto più elevato di morti, di violenze e di soprusi. Questo ai comunisti non lo perdonerò mai.

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