Seguici su

Attualità

Roasio tante storie chiuse nel Museo dell’emigrante

Pubblicato

il

Roasio tante storie al Museo dell’emigrante, come la curiosa vicenda del roasiano che partecipò alla costruzione del ponte tra Zambia e Zimbabwe.

Roasio tante storie al Museo

La Storia e le storie in mostra. Dopo due anni senza ospitare eventi, il Museo dell’Emigrante di Roasio ha aperto la stagione 2022 con una mostra dal titolo ‘Un tuffo nel passato’.
E intanto scovando tra le carte vengono fuori anche storie sempre nuove che suscitano la curiosità delle persone e degli avventori.
Si tratta di una meta ideale anche per le scuole che vogliono scoprire il passato del proprio territorio.

La mostra

La mostra vedrà l’esposizione di abiti tipici di inizio ‘900, fotografie raffiguranti un tempo passato, e oggettistica casalinga e di lavoro per mostrare l’evoluzione degli usi e dei costumi del nostro territorio.
La mostra sarà visitabile tutti i fine settimana dalle 15 alle 18 fino a domenica 12 giugno (su prenotazione in settimana per gruppi o scolaresche). L’apertura nel fine settimana è prevista dalle 15 alle 18 con ingresso libero.

Da Roasio allo Zambia

E intanto si scoprono anche tante novità. Spiegano dal Museo dell’emigrante:
«Ai lavori del ponte di ferro che scavalca la gola delle cascate Vittoria sul fiume Zambesi che unisce Zambia e Zimbabwe ha contribuito anche un roasiano, si tratta di Giacomo D’Alberto. Al servizio della Cleveland Bridge & Engineering Company, Giacomo portò a termine vari tratti di strada ferrata finché gli fu affidato il compito di occuparsi delle fondamenta del ponte ferroviario, i cui progetti originali si possono trovare esposti a Museo. Curiosità? All’inaugurazione ufficiale del ponte, avvenuta nel 1905, partecipò anche sir George Darwin, figlio di Charles Darwin».

Le testimonianze

All’interno dello spazio espositivo di Roasio si possono quindi scoprire davvero tante storie curiose legate all’emigrazione. L’esposizione permanente del Museo prevede tre sale ricche di testimonianze di vita vissuta dai roasiani nei Paesi di emigrazione.
Tra i documenti cartacei possiamo trovare passaporti, contratti di lavoro, lettere, patenti, assegni bancari, onorificenze e cartoline d’epoca. Sono inoltre esposte oltre 400 immagini che raccontano del lavoro, dei viaggi e della vita quotidiana dei roasiani nei più lontani Paesi del mondo.
Si sa che Roasio, così come Brusnengo, è considerato un “paese con la valigia”.

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *