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Romagnano 10 milioni della Regione per completare la tangenziale. Ecco il percorso

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Romagnano 10 milioni della Regione per completare la tangenziale. Ecco il percorso. A ottobre partono i lavori.

Romagnano 10 milioni della Regione per completare la tangenziale

Un incontro per fare il punto della situazione si è svolto pochi giorni fa in videoconferenza. Hanno partecipato la Provincia di Novara e quella di Vercelli, la Regione Piemonte, Confindustria Novara Vercelli Valsesia con le aziende Gessi e Lavazza, i Comuni di Gattinara e Romagnano.
Oggetto della riunione il completamento della variante nord-est di Romagnano, il collegamento tra il casello della A26 e la frazione Mauletta. Un’opera strategica per entrambi i territori e fondamentale per le aziende. Una realizzazione attesa da anni soprattutto dal settore imprenditoriale. Lo stesso presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia Gianni Filippa della tangenziale ne ha parlato ancora ieri all’assemblea di Confindustria: «Tutti gli ostacoli sono stati superati e ora sembrerebbe si possa partire. Non stiamo parlando di una cosa fantascientifica, in un paese normale dovrebbe essere solo la normalità».

Recuperare

All’incontro sulla tangenziale i presenti hanno tutti convenuto sul comune obiettivo di recuperare il tempo perduto, di giungere a offrire l’atteso collegamento il prima possibile e, sentiti i tecnici, hanno concordato un cronoprogramma che prevede la validazione del progetto esecutivo e la firma del contratto con la ditta Neocos di Borgomanero entro metà ottobre.
I lavori partiranno quindi entro il mese di ottobre e avranno una durata di circa due anni per un costo totale di 10 milioni di euro interamente finanziati dalla Regione Piemonte.

Dieci anni di attesa

Il settore viabilità della Provincia di Novara precisa che grazie al diretto e costante interessamento dell’ente si è finalmente giunti a mettere la parola fine a un iter complesso iniziato circa dieci anni fa, periodo durante il quale le amministrazioni hanno dovuto risolvere situazioni complicate anche dal fallimento delle ditte già incaricate per la realizzazione. Alle lungaggini del passato iter burocratico e organizzativo si è aggiunto negli ultimi due anni, il rallentamento determinato dalla pandemia, senza che però la Provincia di Novara smettesse di lavorare per raggiungere il proprio obiettivo, assegnando, negli scorsi mesi, l’esecuzione dell’opera alla società “Neocos” di Borgomanero.

Comune attento

Da parte sua il sindaco di Romagnano Alessandro Carini sottolinea l’attenzione per la parte ambientale: «Come amministrazione comunale vigileremo affinché il secondo lotto sia realizzato rispettando la salute dei cittadini. Avevamo già avuto, con il comitato che era nato anni fa, un incontro con la Provincia che aveva dato tutte le rassicurazioni». Dopo aver fornito la documentazione richiesta dai legali dell’impresa rispetto al progetto esecutivo e dopo la verifica di alcune prescrizioni da parte di consulenti esterni, sono state trasmessi gli ultimi documenti per la validazione finale, entro la fine settembre, del contratto per la consegna e l’esecuzione dei lavori, che verranno conclusi in circa due anni.

 

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