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Romagnano coltivazioni devastate dalla Popillia Japonica

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Romagnano coltivazioni colpite dalla Popillia Japonica: l’appello del sindaco.

Romagnano coltivazioni a rischio

È un momento difficile quello attraversato dagli agricoltori: dopo il maltempo, sono ora gli insetti a preoccupare gli operatori del settore. E il sindaco di Romagnano Alessandro Carini, nei giorni scorsi, si è fatto portavoce delle aziende colpite in questi ultimi tempi dalle calamità naturali.

Coltivazioni distrutte

«Ultimamente ho raccolto molte testimonianze riguardanti la distruzione delle coltivazioni portate prima dai temporali, poi dal diffondersi della popillia japonica, il coleottero che già negli anni passati ha dilagato tra i nostri territori, divorando le foglie delle coltivazioni, comprese le piante di vite – racconta Carini – . Ho avuto modo di parlare di queste tematiche con il consigliere comunale di Carpignano, Christian Massara il quale, essendo egli stesso un operatore del settore, conosce molto bene il problema».

La lettera

«Insieme, abbiamo deciso di inviare una lettera all’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa, e al settore regionale delle lotte obbligatorie. La collaborazione di Massara è stata molto preziosa, in quanto egli ha saputo puntualizzare, nel testo, i dettagli principali del problema».
Nella missiva inviata all’Ente torinese, si legge che “nonostante i trattamenti consentiti e le trappole a feromoni non è più controllabile la popolazione infestante di detti parassiti” e, per prendere consapevolezza della portata del problema, viene chiesto agli amministratori regionali un sopralluogo urgente.

Le aziende

«Abbiamo voluto fare questo appello – riprende Carini – proprio per far sì che le aziende del settore agricolo possano essere aiutate in questo frangente; nella lettera chiediamo anche che venga valutato un possibile sostegno economico». Il primo cittadino romagnanese precisa che all’appello hanno aderito anche i Comuni di Landiona, Recetto, San Nazzaro Sesia, Sillavengo e Sizzano.

I danni del maltempo

Ma Carini ha voluto ribadire, sempre alla Regione Piemonte, anche la situazione di emergenza in cui si è trovato il paese, dopo gli ultimi eventi atmosferici particolarmente intensi: «L’avevamo già segnalato dopo la tempesta di fine giugno, ma abbiamo voluto ribadire le nostre istanze anche dopo gli eventi atmosferici dei primi giorni di luglio, che ci hanno colpiti in misura minore rispetto ai precedenti, ma non volevamo che la situazione che ci aveva colpiti nelle settimane precedenti passasse in secondo piano».

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