Attualità
Scuola Crocemosso chiusa: «Situazione compromessa da tempo»
Scuola Crocemosso chiusa: botta e risposta in consiglio comunale sul caso dell’edificio.
Scuola Crocemosso chiusa
Non smette di fare discutere la chiusura della scuola di Crocemosso. Il capogruppo di “Cambiamento per Valdilana” Roberto Costella aveva presentato una lunga interrogazione: «La perizia è del 2017, il sindaco ha detto di aver appreso del documento a febbraio di quest’anno. Inoltre per tre anni scolastici la scuola è rimasta sempre aperta e l’allora sindaco di Valle Mosso e attuale vice sindaco di Valdilana aveva parlato in consiglio di muri da mettere a posto e quindi noi consiglieri e i genitori eravamo tranquilli. Alla fine scopriamo che lo stabile in realtà non è sicuro dal 2017».
La situazione pregressa
Sul tema è intervenuto direttamente Cristina Sasso che ha spiegato: «L’amministrazione che rappresentavo aveva già ereditato una situazione compromessa. Nell’incontro avuto con i genitori erano stati gli stessi a insistere per rimanere nello stabile. Avevamo quindi trovato una soluzione. Successivamente ci sono stati problemi alla controsoffittatura e in seguito a un sopralluogo era stato detto che era necessario un consolidamento strutturale». Ha poi aggiunto: «E’ una scuola che ha avuto poca manutenzione in passato».
Le amministrazioni
Ma Costella ha pungolato: «Inutile dire che la situazione dello stabile di Crocemosso era una cosa ereditata dalla precedente amministrazione, visto che le persone sono sempre le stesse. Sasso e l’ex assessore Claudio Rosa ora nell’amministrazione di Valdilana erano già nel gruppo dell’ex sindaco di Valle Mosso Giuseppe Tallia. L’amministrazione sia chiara: o la scuola è davvero inagibile, oppure è una scelta quella di chiudere».
Ragioni di sicurezza
A chiarire ci ha provato il sindaco Mario Carli: «Per i nostri istituti vogliamo certi standard di sicurezza e di servizi. Da qui la decisione di procedere alla chiusura». I bambini di Crocemosso che erano alla scuola dell’infanzia andranno verso Valle Mosso, mentre i ragazzi della scuola primaria sono diretti verso Mosso. «In questo modo sarà possibile attivare anche il tempo pieno nella struttura con l’aumento di iscritti – ha ribadito Carli -. Ovviamente però l’ultima scelta spetta ai genitori».
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