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Segheria di Campertogno riparte dopo l’incendio: «Abbiamo scoperto il bello della solidarietà»

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Dopo il devastante incendio la Segheria Giordano riparte. Un messaggio aperto dei titolari dopo il rogo che ha devastato l’azienda: «Abbiamo scoperto come è bello sentire la vicinanza di tante brave persone»

Campertogno, la segheria riparte dopo l’incendio

Dopo l’incendio di quel terribile 30 settembre, la Segheria Giordano di Campertogno sta ripartendo. È stato un periodo difficile in cui non è mancata la vicinanza di molte persone.

Un periodo difficile

«In un periodo per tutti già complicato, il destino ha voluto che affrontassimo anche questa prova – raccontano i titolari –. Vogliamo invece parlare del “bello” nato dalla devastazione, e a noi pervenuto sotto il profilo professionale, ma anche e soprattutto, sotto quello personale. Vogliamo parlare delle tantissime persone, vicine e lontane, che hanno voluto condividere il nostro dispiacere – alcuni anche le lacrime – e farci coraggio. Vogliamo parlare di sostegni veri e sinceri, di presenze, di gesti di affetto che vanno oltre i numeri, perché toccano il cuore, e non si possono quantificare».

La scoperta della solidarietà

Sicuramente la tanta solidarietà ha aiutato i titolari a superare anche i momenti più difficili. «Vogliamo parlare di questa “cosa” bellissima e inaspettata che si chiama solidarietà che abbiamo deciso di accogliere in silenzio semplicemente perché è bello che esista, a prescindere da quello che è successo a noi – scrivono ancora i titolari –. Ne abbiamo tratto forza emotiva e mentale per guardare oltre le macerie lasciate dal fuoco, verso un futuro di ricostruzione, a piccoli passi. Davanti a tutto questo, a una valle intera, la Valsesia, che sentiamo presente ogni giorno, reagire è un dovere e ringraziare è tanto doveroso quanto banale. Banale perché la gratitudine che proviamo è così immensa, che la parola grazie sembra davvero poca cosa».

I tanti “grazie”

Nel messaggio della Segheria Giordano non mancano i grazie: «Ringraziamo per primi i vigili del fuoco intervenuti, perché hanno compiuto un vero miracolo quella mattina e, anche se tanto è andato perso, hanno comunque salvato la falegnameria da cui potremo ripartire. Ringraziamo le comunità di Alagna–Riva Valdobbia e Campertogno che sono la nostra casa, i dipendenti che sono la nostra seconda famiglia, i carabinieri di Alagna, gli amici, i clienti, i conoscenti e i non conoscenti per l’immediata presenza e il preziosissimo sostegno, anche durante l’incendio. Ringraziamo i fornitori che credono in noi, che hanno scelto, con azioni concrete, di supportarci e darci tempo, in un momento economico in cui il tempo, come tutte le cose che scarseggiano, ha un valore inestimabile.

Ringraziamo le istituzioni e le associazioni di categoria, locali e non, che hanno manifestato fin da subito vicinanza nella difficoltà, riconoscendo alla nostra azienda un valore che non ci eravamo accorti di avere. Grazie anche a tutti quelli che ci sono stati, e anche a chi ancora non ha la forza di avvicinarsi ma soffre per noi in silenzio: tutti avete un posto speciale nel nostro cuore.

E infine, ma non per minore importanza, un grazie infinito ai nostri famigliari più prossimi. Perché ci hanno avvolti in un abbraccio di amore infinito, quello che soffoca da tanto che stringe, quell’abbraccio che quando da bambini si cade e ci si sbuccia le ginocchia, dona forza, asciuga le lacrime e fa sparire ogni dolore, quell’abbraccio che, giorno dopo giorno, dà coraggio per affrontare la vita, perché ci ricorda che non siamo mai soli». C’è voglia di ripartire: «Non sarà una passeggiata, ma ce la metteremo tutta per ricostruire prima possibile quanto è andato perso».

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