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Serravalle piange Angelo Marinoni, “colonna” del rione del Grillo

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Serravalle piange Angelo Marinoni, “colonna” del rione del Grillo. L’uomo da settimane stava combattendo contro il Covid e lunedì si è spento all’ospedale di Vercelli, all’età di 68 anni. Era una persona particolarmente conosciuta sul territorio: amava tanto seguire le iniziative e la vita sociale del suo paese.

Serravalle piange Angelo Marinoni, “colonna” del rione del Grillo

Ogni giorno lo si poteva incontrare tra le vie cittadine ed era solito scambiare qualche parola e sorrisi con tutti coloro che incontrava. Colonna portante del rione del Grillo, si è sempre anche dato da fare per sostenere le attività della Pro loco ma non solo. Laddove c’era bisogno, lui era sempre in prima linea per dare un aiuto concreto. «Se n’è andato un grande amico, una persona squisita e allegra in ogni occasione – ricorda Mauro Piolo, presidente della Pro loco -. Pur non essendo iscritto al nostro gruppo era sempre in pista per darci una mano. Faceva poi parte del rione del Grillo e ricordo le risate quando si organizzavano gli spettacoli dei rioni. Tra l’altro aveva anche vinto dei premi quando ricopriva la parte di attore».

Attore

Sul palco del teatro comunale era salito più volte e in tanti ripensando a lui tornano indietro nel tempo alle serate durante le quali rappresentava molteplici personaggi in divertenti commedie scritte e recitate dalla contrada verde-arancione. Il pubblico andava letteralmente in visibilio perché Marinoni sapeva divertirsi e divertire tutti, dai piccoli agli adulti. Oltre al Palio amava molto giocare a carte e chi ha avuto modo di provare a fare una partita contro Angelo lo sa bene: era un campione. «Da appassionato di burraco, spesso partecipava anche a tornei organizzati a Serravalle e in altri paesi – sottolinea Guido Bondonno, vice sindaco e amico del defunto -. Poi era un gran tifoso del Milan. Poco prima di cominciare a combattere contro il virus era passato a trovarmi e scherzava sempre come il suo solito. Penso che in tanti come me sentano già la sua mancanza».

Lavoro

Prima di andare in pensione aveva lavorato in Cartiera a Serravalle e in un secondo momento nello stabilimento che produceva carta a Crevacuore. «Era legatissimo alla sua comunità – evidenzia il vice sindaco – e ogni volta che c’era una manifestazione o qualche evento in paese partecipava sempre». Si può dire che Serravalle fosse proprio la sua famiglia: oltre al Palio capitava di vederlo prendere parte agli incontri organizzati dal Comitato carnevale e da altre associazioni attive sul territorio o alle cerimonie ed iniziative promosse dal Comune. «Con tutti aveva una parola da scambiare e non lo vedevi mai crucciato – conclude Bondonno -. Ogni giovedì in occasione del mercato capitava spesso di andare a bere il caffè insieme e parlare del più e del meno. Sarà difficile per il paese superare questo momento triste».

Il virus

Anche il sindaco Massimo Basso rivolge un pensiero al 68enne: «Positivo da diverso tempo al virus, purtroppo non ce l’ha fatta, è un altra vittima della pandemia e si aggiunge ad altri serravallesi “portati via” dal virus. Quando ero un ragazzino e partecipavo alle corse campestri lui c’era sempre con il sorriso. Era sostenitore delle attività del nostro paese. Ci stringiamo al dolore della famiglia e mandiamo un grande abbraccio ad Angelo».

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L’uomo lascia la sorella Rachele, le zie Luigina e Antonietta, i cugini Virgilio (titolare della Met-Al-Edil), Claudio e Anna. Il funerale è stato celebrato ieri mattina alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di Serravalle.

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