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Sizzano chiude il carnevale col discorso del Carlin | LE FOTO
Sizzano chiude il regno del Carlin: domenica la maschera è arrivata in paese per una giornata di divertimento.
Sizzano chiude il carnevale
Dopo un anno, è tornato fra i suoi concittadini per una giornata da re: a Sizzano, domenica è arrivato il Carlin. «Caro sindaco, non ti sarai mica montato la testa dopo il viaggio a Roma? Altro che Montecitorio, qui devi accontentarti di me». Al Carlin non sfugge nulla e anche stavolta la maschera di Sizzano ha preso di mira bonariamente il primo cittadino Celsino Ponti durante il suo discorso in dialetto. Domenica pomeriggio Angelo Comero, che danni interpreta il Carlin, è arrivato alla stazione insieme alla consorte Maria Piuvela (Stefania Travaglini) e con lei ha raggiunto piazza Prone a bordo di uno dei carri che hanno animato il pomeriggio sizzanese. E una volta ricevute le chiavi del paese, il Carlin ha tempestato il sindaco di domande, e non solo sulla sua recente visita al Parlamento.
La chiesa
«Caro sindaco, il tuo mandato è scaduto – ha proseguito la maschera – , pensi che l’anno prossimo ci troviamo ancora qui? E la facciata della chiesa la finiamo per il prossimo carnevale o smontiamo anche san Vittore per fare la processione?». Domanda ironica, ma non troppo, quest’ultima, visto che in occasione della processione della Madonna di ottobre, al momento di uscire dalla chiesa, ci si è accorti che la statua non passava a causa del ponteggio che ancora oggi è piazzato per rifare la facciata.
Poi il Carlin ha chiesto altre informazioni: «Avete capito cosa va nel sacco bianco e che quello nero non si usa più? Perché qualche furbone continua ad usarlo e poi lo butta dove capita? Auguri al vigile che è andato in pensione e non ha mai multato il mio carro».
La chiusura
Ma la sorte del Carlin, come ogni anno, è segnata. E dopo il discorso la maschera è finita al rogo. Il pomeriggio di carnevale era iniziato intorno a mezzogiorno con la distribuzione della trippa da parte della Pro loco, che ha organizzato la manifestazione. Prima del discorso satirico, tanta allegria e divertimento nel corteo allegorico che dalla stazione ha raggiunto la piazza principale del paese, dove è iniziata anche la distribuzione della fagiolata, delle “galle” e del vin brulè, mentre il Mago Ito ha fatto giocare i bambini con uno spettacolo di animazione.
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