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Supermercato Tigros in arrivo a Ghemme: apertura a inizio 2023

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Supermercato Tigros sulla circonvallazione di Ghemme: l’apertura è stata fissata per il prossimo anno.

Supermercato Tigros a Ghemme

Nuova attività in arrivo a Ghemme: è atteso un supermercato Tigros. Il nuovo insediamento commerciale aprirà all’inizio del prossimo anno lungo la circonvallazione del paese; la realizzazione comporterà delle modifiche alla viabilità con la costruzione di una rotonda. La giunta comunale del sindaco Davide Temporelli, ha approvato nei giorni scorsi uno schema di convenzione urbanistica relativo al permesso di costruire una struttura di vendita di medie dimensioni e delle correlate opere di urbanizzazione da parte della società italiana della grande distribuzione Tigros. Il supermercato occuperà un lotto dell’ampiezza di 13.260 metri quadrati di un’area a destinazione commerciale, attualmente incolta, situata sul lato collinare della strada provinciale 299, all’incrocio con via Verdi. L’area comprenderà un capannone dell’ampiezza di oltre 2.360 metri quadri, più il parcheggio. La prima richiesta al Comune per la sua realizzazione era stata presentata a dicembre dello scorso anno.

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Gli interventi

Nel documento di accettazione della convenzione, si legge che «l’amministrazione comunale, in previsione della realizzazione della costruzione della nuova struttura di vendita, ha accolto la proposta della società Tigros S.p.A. di realizzazione di alcune opere di urbanizzazione primaria sulla strada provinciale 299 e su via Verdi, da realizzare come opere a compensazione, necessarie all’inserimento del fabbricato, volte al miglioramento della viabilità di accesso al lotto fondiario, all’adeguamento della via secondaria e della regimentazione delle acque piovane». Per agevolare l’accesso al centro commerciale sarà quindi realizzata sulla strada provinciale una nuova rotatoria nei pressi dello svincolo con via Verdi, e sarà anche effettuato il contestuale allargamento della carreggiata della strada comunale secondaria, la cui ampiezza limitata non consentirebbe una fluente circolazione dei veicoli verso e dall’insediamento commerciale.

I costi

Il costo di questo intervento, interamente a carico di Tigros, assommerà a oltre 172.000 euro. Oltre alle opere viarie, alla società del commercio competeranno anche altri interventi quali la sistemazione delle condotte di smaltimento idrico delle strade e la prosecuzione delle reti dei servizi e degli impianti di pubblica illuminazione su tutta l’area di pertinenza. Anche se le opere saranno a carico della società che costruirà il punto vendita, per poter realizzare la rotatoria sulla strada 299 il Comune ha dovuto stipulare una convenzione con Anas, proprietaria della direttrice stradale, con la quale si impegna ad effettuare la modifica della viabilità secondo il progetto individuato. Oltre ad agevolare l’ingresso verso il centro commerciale, il nuovo svincolo contribuirà anche a rallentare la velocità del traffico sulla circonvallazione, in un tratto in cui occorrerà molta più attenzione per l’aumento del flusso dei veicoli.

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7 Commenti

1 Commento

  1. Allegra Manontroppo

    2 Agosto 2022 at 11:06

    Ooooh finalmente un altro bel pratone “asfaltcementificato”…

    Ok, fa piacere per le successive assunzioni di Maestranze, ma non era proprio possibile dare una “seconda chance” (o abbattere e riutilizzarne il sito) a qualche capannone/stabile abbandonato nel circondario? Ormai, ovunque tu vada, incontri un’infinità di case, casolari o costruzioni lasciate all’oblio… ed è una tristezza vederle… e vedere che nessun “alto governante” ci ponga rimedio…

    • Francesco

      2 Agosto 2022 at 15:34

      Abbattere e ricostruire costa molto di più che costruire da zero, se le fosse sfuggito il concetto che occorre pagare la demolizione e lo smaltimento del vecchio edificio e dei relativi impianti, sperando che non ci siano problemi con materiali fuori norma. Ristrutturare edifici di nessun interesse costa anche di più. Come sempre si tende a ragionare con la scienza del “secondo me” invece che basandosi sulla concretezza. Le costruzioni abbandonate di cui parla sono di proprietà di liberi cittadini che possono liberamente decidere di lasciarle marcire, che piaccia o meno.

      • Pier Piero

        3 Agosto 2022 at 13:27

        “Secondo me” è risaputo che costa meno costruire “sul vergine”.
        Il discorso è un altro: dobbiamo cementificare la pianura padana prima che ci sia un’inversione di tendenza e si incentivi seriamente il riutilizzo (che sia di terreno o di fabbricato)?
        E qui non centrano i “colori” o le ideologie, è questione di buon senso (ormai cosa rara…).

        • Cormano

          3 Agosto 2022 at 16:54

          Onestamente la state facendo veramente tanto lunga e ben pià del necessario. Ma chissenefrega se vogliono costruire un nuovo supermercato, ma ben venga chi ancora investe in queste opere e da lavoro a tante attività e persone. Siete tutti bravi a lamentarvi dall’alto della vostra pensione / reddito di cittadinanza / posto fisso.

    • Zampa

      2 Agosto 2022 at 17:49

      Non si fermeranno, fino a che non saranno riusciti a distruggere tutto.

  2. alessandro belviso

    2 Agosto 2022 at 19:30

    sono decenni che la questione riuso è dibattuta per una cultura a tema ma ai politici frega nulla.
    sono consolidati, i rapporti con la cementi spa e fintanto non sposteranno gli affari nel settore è difficile il “cambio d’uso”.
    indubbiamente il trend distruttivo prosegue e, secondo me, continuerà perchè il calcolo economico è quello che determina le scelte e dai politici non vengono prese in considerazione le ipotesi alternative che restano accademiche. distribuiscono invece bonus, redditi e diarie a pioggia come calmiere sociale e clientelare fra l’altro commettendo anche errori grossolani nelle elargizioni

    • Sandro Pavesi

      2 Agosto 2022 at 21:12

      Col “secondo me” non si costruisce nulla. Costruire da zero al giorno d’oggi costa molto meno, è un dato oggettivo. Tenere in piedi strutture vecchie e fatiscenti, e riadattarle ha un costo nettamente superiore. Ma l’italianuccio medio pensa solo a nascosti giochi di potere e di interesse. Povera ItaGLIa.

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