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Tampone a 9 anni? Facile quando gli operatori sono bravi | LA LETTERA
Tampone a 9 anni? Facile quando gli operatori sono bravi. Da una lettrice di Carpignano Sesia riceviamo e pubblichiamo.
Tampone a 9 anni? Facile quando gli operatori sono bravi
«Quando ti dicono che tua figlia deve fare il tampone e tu vivi con i tuoi genitori e lei ha solo 9 anni e ha appena ricominciato la scuola, entri in una bolla. E come tutte le bolle, ti aspetti che scoppi da un momento all’altro, fragorosamente e lasciandoti delusa. E invece no! La mia bolla è scoppiata solo alla notizia dell’esito negativo del test! Ma, soprattutto, la mia bolla non è scoppiata prima grazie a tutte le persone che, oltre alla mia famiglia, sono state coinvolte. La pediatra ha analizzato il caso e ritenuto opportuno la segnalazione all’ASL di Novara sulla base di evidenze empiriche significative, ma soprattutto è stata in grado di spiegare la sua decisione con argomenti validi, perché a me, lì per lì, sembrava proprio una sfortuna, una punizione.
Segnalazione
Quando hai la segnalazione in tasca e devi aspettare la chiamata, ti rendi conto che sei entrata in un sistema che ti auguri funzioni perfettamente. E così è stato! Dopo 24 ore mi hanno chiamata per darmi appuntamento l’indomani, l’operatrice telefonica è stata gentile e chiara nel dare le indicazioni necessarie.
Il sabato mattina (lavorano incessantemente anche nei week end) mi sono presentata al distretto in Viale Roma, avevo un appuntamento, ma c’era la coda. Quando è stato il mio turno, il primo operatore ha subito concentrato la sua attenzione su mia figlia e senza troppo insistere, le ha svelato il segreto del tampone! Lei, con questa nuova arma in tasca, si è fatta avanti nel corridoio, fino a quando ci ha accolto un secondo operatore che ha immediatamente riconosciuto la pellicciotta colorata di mia figlia come la copia esatta di quella che stava nel suo armadio! Siamo entrate e un terzo operatore con il “cotton fioc da elefante” in mano, ha fatto accomodare mia figlia per eseguire il tampone. Non ha mai smesso di parlarle o di guardarla in viso, attento ad ogni suo minimo cenno di disagio.
Siamo uscite da lì che il tampone, per mia figlia, era diventato un mini percorso nel suo naso di un paio di apine birichine!
Insomma, la bambina ha dimostrato di essere coraggiosa, e tutti gli altri si sono impegnati almeno quanto lei!
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Il sistema funziona
Il sistema funziona perché le persone lo fanno funzionare, questa è la morale della storia. In sostanza: sono passati 3 giorni dalla segnalazione al risultato del tampone; per i bambini e ragazzi hanno allestito un ambiente comodo e gestito al meglio, ma anche e soprattutto un luogo dove trovi personale competente, preciso ed estremamente in gamba con i piccoli pazienti. Anche se potrebbe sembrare una punizione o una sfortuna, il tampone è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per monitorare l’epidemia ed evitare un ulteriore lockdown. Quindi, anche se ne faresti a meno, è giusto farlo. Voglio ringraziare la dottoressa Marinello (Asl Vespolate), tutti gli operatori e tutte le tute bianche della Palazzina A4 di Viale Roma. Grazie».
Marianna Celsi
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