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Torre Boccioleto richiodata grazie alle guide di Alagna
Torre Boccioleto richiodata grazie alle guide di Alagna. Le guide hanno pulito la via normale alla Torre di Boccioleto (primo tiro variante Mora-Sacchi). Il numero e la distanza delle nuove protezione è stata mantenuta identica alla precedente richiodatura degli anni Novanta.
Torre Boccioleto richiodata grazie alle guide di Alagna
Nella propria pagina Facebook sono state proprio le guide alpine di Alagna a lanciare la notizia e dare alcuni consigli: «Per una ripetizione oltre al materiale minimo per l’arrampicata delle vie multipicht si consiglia comunque anche una serie di friend se non si padroneggia almeno il quinto grado».
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Una “via” storica
La “torre delle Giavine”, detta anche “torre di Boccioleto” è una massiccia guglia di gneiss che sovrasta l’abitato del paese e che ne è diventata l’emblema. Misura, dalla base alla vetta, 90 metri di altezza. Sottostante la cima ha un terrazzo alberato detto “Il Giardinetto”. Questo monolito ha costituito motivo di competizione per la sua conquista. Ritenuto inaccessibile da don Luigi Ravelli fu scalata, in modo abbastanza inconsueto, da quattro boccioletesi: Preti, Pianta, Robichon, Conti dopo due anni di tentativi, nel 1933, lanciando e ancorando una fune tra la torre ed il pendio soprastante, e raggiungendola in traversata con una carrucola. Nel 1935 gli accademici milanesi Castiglioni e Negri riescono a vincerla alpinisticamente per la parete est, ascensione che diventerà poi la via normale, salita nel 1953 anche dai valsesiani Mora e Sacchi dai quali prese ingiustamente nome. Nel 1942 il monolito è vinto per la difficile parete ovest dagli alpinisti Ferrari ed Esposito. Ancora oggi rappresenta una sfida per gli amanti dell’arrampicata.
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