Attualità
Trivero ci riprova con il turismo e scommette sugli affittacamere
Questa sera, in biblioteca, Associazione Prospettive e Atl presentano il progetto
Cinquanta posti letto. Tanti ne servono per avviare, a Trivero, il progetto turistico elaborato dall’associazione Prospettive. Questa sera alle 21, in biblioteca, si terrà un incontro aperto a tutti per spiegare l’idea. Che peraltro è semplicissima: i privati mettono a disposizione una o più camere libere per trarne un piccolo reddito sotto forma di affitto “turistico”. All’incontro saranno presenti il sindaco Mario Carli e il direttore dell’Atl Stefano Mosca che spiegherà gli aspetti tecnici, fiscali e legali.
L’associazione Prospettive, nata di recente sul territorio triverese, ha finora lavorato per raccogliere idee imprenditoriali da lanciare: una di queste è proprio legata al turismo.
«Se riusciamo a raggiungere cinquanta posti letto – spiega il portavoce Giuseppe Maggia – possiamo pensare di inserirci nei circuiti internazionali legati al turismo. A Trivero non mancano gli eventi sportivi in grado di richiamare centinaia di persone, ma spesso tutto si risolve nell’arco di un giorno. Uno dei motivi è che mancano anche posti letto dove far soggiornare i concorrenti».
Da qui l’idea di coinvolgere i privati. «Abbiamo il 35 per cento delle case vuote – osserva Maggia -, inoltre molte famiglie hanno una camera da letto inutilizzata, magari quella dei figli che si sono trasferiti o sono andati ad abitare per proprio conto». Una volta raccolte le adesioni sarà creato un portale Internet per le prenotazioni, ovviamente ci sarà un controllo preventivo sugli ospiti in modo da garantire una sicurezza anche agli affittuari. «L’obiettivo è duplice – riprende Maggia -. Da una parte vogliamo andare incontro alle associazioni che propongono eventi nel territorio triverese, ma dall’altro lato questa è l’occasione anche per garantire un piccolo reddito ai privati».
Ma l’associazione Prospettive sta lavorando anche per un evento più in grande, una serata fissata per il 24 marzo sempre a Trivero dove saranno presentati altri progetti su cui i volontari hanno lavorato in questi mesi. Uno degli obiettivi è quello di puntare sulla “blue economy”, ma anche su progetti in campo agricolo e allevamento (si pensa per esempio a una filiera legata ai funghi, piuttosto che alle lumache o lombrichi, settori che in altre realtà del Piemonte stanno avendo un importante successo). In quell’occasione si punterà a presentare un progetto concreto con un business plan in modo che chi investe abbia già i contatti per piazzare il prodotto e la possibilità di guadagno.
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