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Tutta la frazione si ritrova a cena fuori: la festa di Flecchia | LE FOTO

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Tutta la frazione a cena fuori con il pic nic d’estate: la serata speciale di Flecchia ha coinvolto tutti.

Tutta la frazione a cena insieme

Flecchia accoglie l’estate con un pic nic che ha coinvolto l’intera frazione. Tovaglie dai colori diversi, posate una accanto all’altra, piatti di ceramica e il tradizionale cestino. Venerdì sera la piazza della chiesa di sant’Ambrogio a Flecchia si presentava così in occasione del pic-nic d’estate proposto da un gruppo di residenti e ben accolto da tutto il resto della frazione.
Un momento conviviale che è stato anche un modo per condividere, per chi lo desiderava, il cibo preparato a casa. Un lungo tavolo era ricolmo di piatti dal salato al dolce, alla frutta. Presente all’evento anche il parroco di Flecchia don Giancarlo Taverna, che ha cenato con i commensali.

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Una comunità unita

E’ una frazione unita, Flecchia. Sono infatti stati una settantina le persone che hanno partecipato e che hanno avuto modo di trascorrere una serata insieme. «Avevamo già proposto delle iniziative analoghe – spiega una frazionista – prima della pandemia. Una era stata organizzata a Sant’Eusebio e l’altra a Solesio. C’era stato un buon interesse e abbiamo pensato di ripresentarla. Anche stavolta sono stati in tanti a presentarsi con i loro cestini. È arrivata anche gente da fuori e un gruppo dalla Svizzera, un componente ha origini flecchiesi ed è ancora legato al nostro paese. Il nostro intento è quello di riproporre il pic-nic anche in altre località della frazione di Flecchia. È stato davvero un bel momento di unione».

Il fulmine

Del resto, la frazione di Pray si è dimostrata anche in passato unita e solidale. Per esempio, dopo che un fulmine, nel maggio del 2019, aveva danneggiato il tetto della chiesa e il campanile, la comunità parrocchiale e i frazionisti si erano rimboccati le maniche, si erano uniti per far sì che le porte della loro chiesa si riaprissero e che le campane tornassero a risuonare in paese.

E così è stato e grazie all’impegno di tanti la chiesa era stata riaperta l’anno seguente, a settembre, con una festa alla quale hanno partecipato tutti i frazionisti. «È un giorno che abbiamo aspettato da tempo – aveva detto don Taverna in quella occasione – c’è stata fatica a tanti livelli per arrivare qua, anche dal punto di vista spirituale visto che la nostra chiesa è rimasta vuota e spenta a lungo. Ma tutti noi non l’abbiamo abbandonata e quando abbiamo risentito le campane risuonare è stato un segno che saremo ritornati presto: oggi siamo qua a festeggiare insieme».

E venerdì il pic-nic è stato imbandito proprio all’ombra di quel campanile.

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