Attualità
Un centinaio di vecchi Leopard partiti da Lenta e diretti in Ucraina
I mezzi non sono stati forniti a Kiev direttamente dal nostro governo, ma acquistati dalla società svizzera Ruag
Un centinaio di vecchi Leopard partiti da Lenta e diretti in Ucraina. Ora sono in Germania per essere ricondizionati e, una volta pronti, potranno partire per l’Ucraina.
Un centinaio di vecchi carri armati per la guerra
L’amministratore delegato della Rheinmetall, la società tedesca operante nel settore degli armamenti, ha confermato la novità. Ad una precisa domanda dei giornalisti sulla provenienza dei 96 carri armati ha spiegato che arrivano dall’Italia. A rilanciare la notizia è stato il “Fatto quotidiano”, ma conferme giungono anche dai video di esperti del settore.
Mezzi acquistati da una azienda svizzera
Quindi i carri italiani non sono stati forniti a Kiev direttamente dal governo italiano. Sono stati acquistati dalla società svizzera Ruag nel 2016 che li ha poi girati alla Rheinmetall incaricata di ricondizionarli. Quella che una volta era la base operativa dei “Cavalleggeri di Lodi” ha ospitato 4000 mezzi corazzati, tra carri armati, artiglieria semovente, blindo, trasporti truppe, e via doicendo.
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Una ulteriore conferma che i mezzi di Lenta siano arrivati in Germania per essere poi portati in Ucraina arriva anche dalla televisione Svizzera che nei giorni scorsi aveva contattato il sindaco Giuseppe Rizzi. «Ho ricevuto una chiamata da parte di un giornalista – spiega il sindaco – che voleva saperne di più dei carri armati presenti a Lenta. Ma è un argomento dell’Esercito. Si tratta di esemplari storici, nel 2016 un mezzo era stato regalato al nostro Comune ed è stato posizionato accanto al monumento dei caduti come testimonianza storica».
I carri “protagonisti”
Dunque, almeno ufficialmente, quale fornitore non risulterebbe il governo nazionale ma quello di Berlino su cui da settimane ci sono fortissime pressioni affinché consegni a Kiev i Leopard 2 molto più moderni e potenti.
Un anno fa il sopralluogo
Già un anno fa circa, nel mese di maggio 2022, si era parlato dei carri armati di Lenta visionati da esperti per essere inviati in Ucraina. Negli anni passati 70 sono stati venduti al Pakistan e 10 al Gibuti in cambio della concessione di una base.
Il deposito di carri armati
Il deposito dei carri armati di Lenta da anni ha attirato l’attenzione dei mass media. Nel 2015 era stato l’Espresso a dedicare un vasto servizio sui 4000 cingolati schierati uno accanto all’altro nel piazzale della base dell’Esercito mettendo, già all’epoca, le pessime condizioni in cui si trovavano i mezzi. La rivista a tiratura nazionale aveva messo anche in risalto che la caserma occupava una superficie di oltre tre milioni di metri quadri. Ne 2021 invece era stata la trasmissione “Presa diretta” a tornare sull’argomento.
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