Attualità
Una vita a combattere contro gli incendi: Borgosesia, i ricordi di Carmelo Pastore
Una vita a combattere contro gli incendi. I ricordi di Carmelo Pastore, fondatore dell’Aib
Carmelo Pastore e la sua vita con Aib
Proteggere il monte Aronne dagli incendi boschivi: con questo obiettivo quattro amici si unirono creando 40 anni fa il primo nucleo operativo che divenne poi l’Aib di Borgosesia. Tra i fondatori del gruppo valsesiano c’era anche l’aranchese Carmelo Pastore.
A ottobre compirà 93 anni. Di questi, la maggior parte sono stati dedicati al volontariato. «I ricordi legati alla primissima esperienza della nostra squadra sono molti – racconta -. Iniziai a lavorare in Manifattura a Borgosesia l’1 maggio 1944, ero molto giovane. In un secondo momento feci il militare e tornato da questa avventura cominciai l’esperienza nel corpo antincendio nella Manifattura di Borgosesia. Tempo fa, in città i pompieri erano pochi. Ogni azienda aveva il suo corpo di vigili del fuoco che si metteva a disposizione anche delle emergenze al di fuori degli stabilimenti industriali – spiega -. Negli anni Ottanta io e altri amici pensammo di dedicarci alla nostra montagna di Aranco, spesso dilaniata dalle fiamme».
Protettore del territorio
Nel corso degli anni, Pastore è intervenuto parecchie volte sul territorio. «Ricordo tante uscite, dall’incendio del teatro Sociale a quello di un’abitazione vicino al cimitero. Ci muovevamo con strumenti rudimentali, rispetto a quelli che abbiamo a disposizione oggi».
E un giorno, proprio ad Aranco, si iniziò a pensare di creare un gruppo di interventi in caso di emergenza. «Non posso dimenticare gli incendi che coinvolsero il monte Aronne – prosegue -. Ogni anno era spaventoso vedere le fiamme che inghiottivano i boschi. Io e altri miei amici quando iniziavamo a vedere i roghi, correvamo con rastrelli, pale e secchi sull’altura cercando di spegnere il fuoco. Era molto impegnativo, ma la soddisfazione poi di vedere la nostra montagna salva, ripagava ogni sforzo». E così Pastore insieme a Franco Facciotti, Attilio Mora e Franco Caron diedero vita a quella che diventò la Aib di Borgosesia.
«Partiti in quattro, in un secondo momento si aggiunsero altri provenienti da altre frazioni – prosegue l’aranchese – e il nostro gruppo crebbe. Ricordo ancora quando don Mario Lorenzini ci consegnò al circolo Acli di Aranco un riconoscimento per il nostro impegno. Sono passati tanti anni da quel momento, e le emozioni sono ancora impresse nel cuore…» Oltre a salvaguardare il territorio, anche mettere in salvo le persone divenne un imperativo per Pastore e gli altri volontari.
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«Siamo stati coinvolti in tanti disastri naturali. La vicenda che mi ha maggiormente colpito è stata quella della frana di Varallo. Lavoravamo di giorno cercando di aiutare i soccorsi e di notte badavamo che non arrivasse nessuno a portar via i beni di chi purtroppo era rimasto vittima di quella tremenda vicenda. Fu una immensa tragedia».
Nei giorni scorsi il volontario di Aranco è stato insignito di un riconoscimento. «Ho partecipato ai festeggiamenti per i 40 anni dell’Aib e mi sono commosso quando mi hanno consegnato una medaglia – conclude -. Ringrazio tutti di cuore e auguro al gruppo di proseguire nella sua attività con tanti volontari».
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