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Valdilana applaude la dottoressa Bonato: nominata Cavaliere

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Valdilana applaude la dottoressa Bonato: nominata Cavaliere.  C’era anche la dottoressa Valeria Bonato di Valdilana tra i volontari, medici, infermieri della provincia di Alessandria che hanno ricevuto il titolo di cavaliere della Repubblica in occasione della festa del 2 giugno. Sono rimasti in trincea per oltre un anno contro la pandemia in un territorio particolarmente colpito dal contagio.

Chi è Valeria Bonato

Valeria Bonato è dirigente medico ad Alessandria, ma le sue radici sono a Trivero dove ancora abitano i genitori. «Ho studiato a Pavia, dal 2004 sono stata assunta in ospedale ad Alessandria nel reparto di rianimazione – racconta -. Dal 2008 faccio servizio all’elisoccorso di Alessandria, mi occupo di donazione organi e tessuti. Per inciso, dal 2016 sono coordinatore ospedaliero per le donazioni e i prelievi di organi e tessuti. Dal 2017 sono diventata responsabile del reparto di terapia intensiva». Il legame con il territorio continua: «Vivo ad Alessandria dal 2004 ma Trivero è sempre nel cuore e quando posso vengo su dai miei genitori».

Un medico in prima linea

Nel suo delicato ruolo Valeria Bonato è stata in prima linea nell’ultimo anno: «Nel 2020 la pandemia ha colpito in modo particolare la realtà alessandrina». La segnalazione per l’onorificenza è arrivata dal primario (dottor Racca) che così ha scritto al direttore generale dell’ospedale nell’estate del 2020: «Durante la pandemia Covid-19 tutto il personale del dipartimento che dirigo è stato particolarmente coinvolto nella gestione della crisi dimostrando un encomiabile senso di responsabilità e del dovere. Per quanto riguarda il personale medico non ho dubbi nel candidare la dottoressa Valeria Bonato, responsabile della struttura di terapia intensiva generale.

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La dottoressa non solo si è prodigata per gestire al meglio la terapia intensiva generale, ma ha anche ogni giorno, anche nei giorni festivi, supervisionato e gestito direttamente i pazienti Covid-19 affetti da insufficienza respiratoria acuta assistiti in ventilazione non invasiva fuori dalla terapia intensiva, vale a dire in pronto soccorso e nei reparti Covid». Nella lettera di presentazione aggiunge: «Posso dire con certezza che sicuramente lei ha fatto la differenza per l’ospedale».

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