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Valduggia fallita la Valvometal: sedici restano senza lavoro

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Valduggia fallita la Valvometal: sedici restano senza lavoro.  Si è chiusa nei giorni scorsi con una sentenza pronunciata dal tribunale di Vercelli la storia della fabbrica metalmeccanica di Valduggia nata nel 1995, una delle prime in Italia a produrre valvole in acciaio.

Valduggia fallita la Valvometal: sedici restano senza lavoro

Un finale scontato, dopo che la domanda di concordato, presentata poco più di un anno fa, non aveva avuto esito. Restano senza lavoro, dunque, i 16 dipendenti che erano rimasti al servizio dell’azienda, che come noto aveva vissuto altre vicissitudini nel corso degli anni. Tra queste il tracollo di Sitindustrie, gruppo che era diventato proprietario dell’impianto che era arrivato ad avere anche una cinquantina di dipendenti, e la recente crisi scoppiata dopo l’avvento del nuovo amministratore delegato Parvin Afsar, figlia dell’iraniano Mahmoud, fondatore di Ital Parts Group, che aveva acquisito l’azienda nel 2012.

“Cassa” per 16 dipendenti

«Purtroppo il piano concordatario non ha avuto buon esito, anche per questioni legate al covid – spiega Mirko Porrello, funzionario di Fiom Cgil Vercelli e Valsesia – , prima della pandemia, infatti, all’orizzonte parevano esserci dei compratori, che poi non hanno concretizzato il loro interesse a causa della situazione mondiale. Il fallimento a quel punto è stata l’unica possibilità. Noi ci siamo mossi immediatamente, effettuando un esame congiunto della situazione insieme al ministero del lavoro e riuscendo ad ottenere per i dipendenti rimasti in azienda, a partire dal 28 dicembre 2020, un anno di cassa integrazione per cessazione di attività, che andrà ad aggiungersi ai due di disoccupazione. E abbiamo poi firmato un accordo per la loro ricollocazione: potranno cioè iniziare a lavorare in altre aziende avendo diritto ad esigere il relativo assegno, cioè un importo che potranno utilizzare nei centri per l’impiego o in agenzie private, che lo incasseranno nel caso in cui riescano a trovare una nuova occupazione. Non è come avere un nuovo stipendio, certo, ma almeno per i prossimi tre anni una certa sicurezza siamo riusciti a garantirgliela».

L’ultima crisi

La crisi che ha portato al fallimento di Valvometal era iniziata a causa di un calo degli ordinativi, tanto che nel mese di novembre del 2019 in Regione era stato firmato l’accordo per la cassa integrazione a zero ore per 25 dipendenti (nel frattempo altri sei hanno trovato lavoro in altre aziende) ed era stato chiesto anche il concordato. Sembrava potesse essere un momento di difficoltà passeggero e invece così non è stato. Della storia della giovane Afsar, che dopo la laurea alla Liuc di Castellanza, aveva subito iniziato a collaborare col papà, avevano parlato anche i giornali nazionali. Arrivata in Valsesia, infatti, aveva presentato subito un piano di rilancio dell’azienda, con nuove assunzioni, che avrebbero dovuto accompagnate dalla nascita di un progetto per coinvolgere gli studenti del territorio nel mondo della meccanica.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Luca

    13 Febbraio 2021 at 8:55

    La Valvometal fu fondata molto prima, se non erro nel 1960, da Germano Bocciolone. Il quale dalla stessa fece nascere un Gruppo industriale con più di mille dipendenti sparsi in diverse aziende nel mondo. La “capricciosa” gestione della Afsar ha segnato la chiusura definitiva della fabbrica di Valduggia facendo calare gli ordinativi. Infatti, diverse aziende del settore, anche della zona, hanno mantenuto il loro fatturato. Un peccato per un’azienda che aveva quasi 110 dipendenti all’inizio del 2000.

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