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Valduggia omaggia Gaudenzio con la ex Scuola di disegno

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Valduggia omaggia Gaudenzio, si apre una mostra che ne richiama la suggestione artistica da una diversa prospettiva. Una “collezione” recuperata grazie all’accortezza della Pro loco del paese

Valduggia omaggia Gaudenzio

A pochi giorni dalla chiusura della rassegna internazionale su Gaudenzio Ferrari che ha portato a Varallo diciassettemila visitatori, anche a Valduggia, dove il grande artista nacque, si apre una mostra che ne richiama la suggestione artistica da una diversa prospettiva. Saranno infatti esposti quasi un migliaio di disegni realizzati nel corso degli anni dagli allievi della “Scuola di disegno Gaudenzio Ferrari” che fu attiva sino agli anni Sessanta. Una “collezione” recuperata grazie all’accortezza della Pro loco del paese. La collettiva di disegni sarà inaugurata oggi pomeriggio in municipio. La scuola intitolata all’artista valduggese venne aperta il 22 agosto 1885 e ospitò allievi fino a circa il 1960. Allievi che seguivano corsi e lezioni non solo per divertimento, ma anche per imparare il disegno tecnico e per intraprendere una professione.

Centinaia i disegni esposti

L’idea di allestire la mostra è stata di alcuni amministratori comunali: «E’ l’opportunità di creare qualcosa di originale anche a Valduggia in occasione dell’anno gaudenziano – spiega Matilde Zoia, consigliere comunale delegata alla cultura che ha curato la mostra con il consigliere Nicolò Giordani -. Per la disponibilità dei disegni ci siamo rivolti ai membri della vecchia Pro loco che negli anni aveva recuperato il materiale, che altrimenti sarebbe andato perso. Abbiamo raccolto novecento disegni, buona parte dei quali saranno in mostra, in modo da condividere con tutti i valduggesi una parte di storia del nostro paese».

Tante le curiosità

I disegni, che saranno esposti da sabato nell’atrio del municipio, si suddividono fra più comuni soggetti con paesaggi e fiori, a elaborati più tecnici: «Di molti studenti abbiamo trovato i disegni eseguiti in ordine cronologico – continua Zoia -: si iniziava con le squadratura del foglio, poi con i disegni veri e propri che venivano riprodotti migliorando di volta in volta. Un aspetto curioso è che molti disegni sono stati eseguiti per imparare a svolgere una professione: ci sono disegni per lavori di falegnami, fabbri, muratori e non mancano le bozze dei rubinetti. Insomma, si andava a scuola di disegno anche per avere le basi per lavorare». La mostra (inaugurazione alle 15.30) resterà aperta al pubblico un mese: «Ci piacerebbe andassero a visitarla anche gli alunni delle scuole valduggesi e dei paesi vicini».

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