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Valsesia vuole il Giro d’Italia anche nel 2022

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Valsesia vuole il Giro d'Italia anche nel 2022

Valsesia vuole ospitare ancora il Giro d’Italia: dopo i risultati soddisfacenti del 2021, si spera di replicare l’anno prossimo.

Valsesia vuole il Giro

Forte dei riconoscimenti riscossi ospitando a Mera una tappa del Giro d’Italia, la Valsesia intanto pensa già all’edizione 2022. «Sono arrivati i complimenti perché è stata una delle tappe meglio organizzate dal punto di vista della logistica e della sicurezza – spiega Eraldo Botta, presidente della Provincia e sindaco di Varallo -. Ma abbiamo già messo le basi per l’edizione 2022: l’obiettivo è riportare il Giro in Valsesia». E aggiunge: «Dal punto di vista turistico è il periodo perfetto per lanciare la stagione estiva… In fondo il Giro non è una semplice corsa, ma una vetrina dell’Italia nel mondo, seguito anche dai non appassionati di ciclismo».

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L’organizzazione

I rapporti con Rcs Sport, il gruppo che organizza la corsa rosa, sono ormai diretti: «Abbiamo conosciuto l’amministratore Paolo Bellino, che ci ha dato una grande mano per portare a casa questo risultato – riprende Botta -. Lo ringraziamo, così come un grazie va a Riccardo Magrini di Sky che è già venuto in Valsesia e apprezza molto il nostro territorio. Simbolicamente, ringraziamo tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, senza dimenticare l’importante ruolo della Regione e dei Comuni. Ognuno ha messo un contributo per coprire le spese. Ma soprattutto ci ha messo cuore e impegno».

I controlli

Soddisfatti anche gli organizzatori per la tappa Abbiategrasso-Alpe di Mera. «Grazie di tutto e un personale ringraziamento per l’ottima collaborazione: non ho mai visto un controllo come in questa tappa»: con queste parole un responsabile Rcs Sport ha ringraziato in particolare il sindaco di Scopello Andrea Gilardi, e poi l’intera Valsesia, per la perfetta riuscita della tappa di Mera. «E’ il momento della soddisfazione e dei ringraziamenti – dice Gilardi – perché davvero nell’ultimo mese abbiamo tutti lavorato in grande sinergia: istituzioni, forze dell’ordine, enti, associazioni, commercianti, gruppi di volontariato. E poi un grandissimo grazie va a tutti i cittadini, che hanno collaborato in modo fantastico per mostrare al mondo la miglior immagine della nostra Valsesia, e a tutti coloro che sono venuti per vedere i corridori, rispettando le regole, spostandosi a piedi o in bicicletta, con grande senso civico, contribuendo a loro volta a far sì che tutto si sia svolto in modo ordinato e sicuro».
Imponente anche il lavoro delle forze dell’ordine, dei carabinieri, degli operatori della sicurezza a tutti i livelli, dai volontari alla polizia stradale di Varallo impegnata in prima linea nel tratto valsesiano a mettere in sicurezza il transito dei concorrenti.

In televisione

Le immagini trasmesse su Rai 2 in diretta e rimandate da molte televisioni in tutto il mondo hanno mostrato una terra selvaggia e suggestiva. Ma hanno anche mostrato l’entusiasmo e la sensibilità della gente, espresso in vari modi: dagli arrampicatori sospesi sulla ferrata del Falconera, che hanno salutato il giro agitando fumogeni rosa, alle migliaia di appassionati che lungo le strade hanno sventolato bandiere; dagli addobbi nelle piazze, sulle case e sui palazzi, ai ragazzi del centro diurno disabili di Varallo che hanno preparato lo striscione rosa con la scritta “Forsa matai”. E infine, a Mera, con un toccante momento di preghiera: in tanti si sono radunati davanti alla chiesa della Madonna delle Neve, dove insieme al parroco don Marco Barontini hanno pregato per le vittime del Mottarone.

“Ha vinto la Valsesia”

Soddisfatto il consigliere regionale Angelo Dago: «Saremo anche una Provincia grande come un quartiere di una città metropolitana ma abbiamo dimostrato di avere gli attributi. Prima abbiamo conquistato il passaggio di questa tappa sulle nostre strade, e per questo ringrazio per l’aiuto e l’interessamento l’assessore regionale allo sport Fabrizio Ricca, poi abbiamo lavorato per ottenere un’organizzazione perfetta, sia dal punto di vista logistico».
A suggellare l’orgoglio valsesiano ed a spronare il territorio verso nuovi importanti traguardi, le parole di Paolo Tiramani: «Il 28 maggio ha vinto la Valsesia. Continuiamo così siamo finalmente nello spirito giusto, fatto di unione, collaborazione, consapevolezza del nostro valore».

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