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Varallo inaugura il suo ostello: ”Il Pinocchio” riapre oggi pomeriggio

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Appuntamento alle 16

Sarà inaugurata ufficialmente oggi, alle 16, la nuova gestione dell’ostello di Varallo: la struttura di via Scarognini 37 ha ripreso le attività all’inizio dell’anno con il nome di “Il Pinocchio”. Si tratta di una delle due strutture ricettive di proprietà del Comune di Varallo che hanno riaperto i battenti. A prendersene cura sono due amici, Fabio Bolongaro, borgosesiano e già titolare di due affittacamere a Stresa, ed Elena Piana che proviene da Gignese. E si prepara al taglio del nastro anche il bed & breakfast immerso nel parco XXV Aprile, alle spalle dell’istituto alberghiero, una volta conosciuto come il “Ca d’la stria” e ora ribattezzato “Lavecchia valigia”. In questo caso è una signora di origini olandesi, Femke Van Twuijver, ad aver preso in mano la struttura comunale: giunta in Italia nel 2011 si è stabilita in Valsesia, parla correttamente quattro lingue che senz’altro le permetteranno di accogliere senza problemi una clientela internazionale a partire dal prossimo mese, infatti l’apertura del bed & breakfast è in programma i primi giorni di febbraio.

«Siamo molto soddisfatti di aver trovato delle nuove persone che stanno rilanciando queste strutture utili alla città e al turismo – commenta il sindaco Eraldo Botta – gli immobili si presentavano già in ottimo stato dopo i lavori effettuati dal Comune ma ora, grazie all’impegno dei nuovi gestori, sono senz’altro migliorati e possono fornire un ottimo servizio».

Resta invece per il momento ancora il punto interrogativo sull’albergo Casa del Pellegrino al Sacro Monte, chiuso ormai da oltre un anno dopo il progetto sperimentale con l’istituto alberghiero. L’intenzione del Comune è di trovare quanto prima un nuovo gestore in attesa che possa andare a buon fine il progetto di rilancio dell’immobile a 360 gradi: l’idea del Comune, comunque decisamente non facile da realizzare visti i costi a sei zeri (si parla di un investimento necessario di 3,5 milioni di euro) è di trasformare l’albergo Casa del Pellegrino in un hotel di “charme” con tanto di zona benessere. Per il momento dunque resta aperto il bando per l’affitto dell’albergo che prevede un costo annuo di 20mila euro. «Qualcuno si è fatto avanti – fa sapere il primo cittadino -, al momento è in corso una trattativa con una società di Genova».

Ma in questo periodo un turista che raggiunge la Gerusalemme valsesiana non può pernottare e neppure rifocillarsi con un pasto caldo. Fuori uso il Casa del Pellegrino, anche il Vecchio albergo e ristorante Sacro Monte non offre servizio in quanto chiuso per ferie fino al 15 marzo. Non resta che optare per le strutture ricettive presenti in centro: oltre agli storici Albergo Italia e Monte Rosa, i rinnovati B&B e ostello di proprietà comunale e i bed and breakfast aperti da privati in alcune zone della città.

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