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Varallo la Croce rossa per cinque mesi a servizio dei malati Covid

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Varallo la Croce rossa per cinque mesi a servizio dei malati Covid.  Nei mesi di attività per il “Pinocchio” di via D’Adda, il compito dei volontari è stato quello di accompagnare i pazienti nel percorso di guarigione.

Varallo la Croce rossa per cinque mesi a servizio dei malati Covid

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«È stata un’esperienza molto umana, che va oltre il primo soccorso a cui eravamo sempre stati abituati – commenta il presidente della Cri di Borgosesia, Daniela Denicola -. Quando ci si trova davanti a chi è costretto a rimanere chiuso in una stanza estranea a casa propria, non bisogna limitarsi a fornire un letto e dei pasti. Il rapporto umano deve esserci e la compagnia che viene fatta anche solo attraverso la voce dall’altro lato della porta è fondamentale: i degenti sono persone con una vita e si percepisce la loro voglia di raccontare chi sono, da dove vengono, la propria esperienza».

Pazienti

Tra i pazienti del “Pinocchio”, infatti, ci sono stati diversi forestieri, in isolamento lontano da casa. «Abbiamo ospitato anche un camionista polacco e una mamma e una figlia che hanno condiviso questo tratto di vita insieme», racconta Denicola. In un momento in cui fare volontariato e dedicare il proprio tempo agli altri significava anche rischiare di contrarre il virus, mettendo a repentaglio la propria salute e quella dei propri familiari, la paura non ha fermato la Croce Rossa. «Non era una scelta facile, ma i volontari hanno voluto continuare perché si sono resi conto dell’emergenza quotidiana che stavamo vivendo, in una situazione in cui ogni giorno c’era sempre più bisogno di aiuto».

Collaborazione

Una mano alla Cri è arrivata anche dal Soccorso Alpino e dalla Sre Grignasco, che hanno collaborato per mantenere attivo il servizio all’ostello di Varallo coprendo il 30% dei turni.

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